Navigare in sicurezza… Il pericolo è in agguato!

sicurezza in mare

Il 23 ottobre scorso è finito in mare il comandante di un’imbarcazione a vela. L’equipaggio, formato da 5 persone, era diretto a Gibilterra per una regata.

A causa del mare in burrasca e del vento notevolmente teso, l’uomo, quasi sessantenne, ha deciso di invertire la rotta e rinunciare al viaggio. Sfortunatamente, durante le manovre,  è balzato in acqua spinto dalla forza di un’onda.

Il comandante non era assicurato all’imbarcazione e questa leggerezza gli è costata SOLO un grande spavento, perchè è riuscito a mettersi in salvo grazie alle capacità e alla prontezza degli altri componenti dell’equipaggio che lo hanno riportato a bordo. Nel frattempo erano intervenuti i soccorsi che hanno fornito assistenza, concludendo a lieto fine un’avventura che poteva costare la vita a qualcuno!

Mai sottovalutare il mare…

Il mare è un grande nemico quando lo si sfida. Non bisogna mai abbassare la guardia di fronte agli eventi e alle condizioni metereologiche. Senza dubbio l’uomo aveva a disposizione la sua esperienza e il suo buon senso che lo hanno fatto retrocedere dalla sua marcia, ma questo non è stato sufficiente per evitare il pericolo!

Ricordo le mie prime navigazioni lunghe, le notturne, le traversate in cui non ero ancora “nemica” del mare… Non lo conoscevo ed ero convinta di esserne parte, di averlo a disposizione per goderne e per farne tesoro nelle mie avventure… Ma poi ho cominciato a capire che non lo si capisce mai veramente, più lo conoscevo e più lo sentivo un estraneo! Ho imparato che le onde possono cullare , ma possono anche scuotere… Ho scoperto che quando è arrabbiato non si ferma davanti a niente… E’ capace di tirar giù quintali di roccia come “Azure Window” con una tale cattiveria da lasciar senza parole chiunque… Il mare, a mio avviso, è uno dei più grandi detentori di forza e di irruenza!

Ho sposato il mare durante una traversata!

Durante la mia prima traversata nel Mediterraneo chiesi a mio marito il perchè della cima che lo teneva attaccato alla barca… Cima che mi passò quando si riposò per un pò dandomi l’illusione di essere il suo vice davanti al pilota automatico, il radar e la sua “veglia” ad occhi chiusi!! In realtà lui non si stava perdendo nulla di quella mezz’ora di riposo, ma io ero presente, attiva e fortemente emozionata. Quando gli domandai perchè ero assicurata alla barca con una radio stagna al polso, lui mi disse che se fossi caduta in acqua in sua assenza sarebbe stato un grande problema individuarmi e mettermi in salvo.

Il mare era calmissimo quella notte, ma capii, per la prima volta, che non serviva un’onda per perdere il controllo, anche in totale assenza di pericoli in vista, il mare può fare davvero male!

Forse perchè non amo le cose semplici ho iniziato ad amare il mare. Il mare mi ha stregato da sempre, ma solcarlo è stato il mio vero matrimonio con esso!

Puoi tuffarti mille volte nel mare aperto, puoi viverlo  con l’adrenalina quanto ti piace, ma se cadi, se è lui che ti prende e non tu che vai da lui, non è la stessa cosa…

Cadere in mare è già di per sé un momento di panico da gestire, se poi ci sono onde, vento e assenza di luce naturale, tutto diventa più complicato da gestire. Se poi a cadere è il comandante è ancora più grave!  Navigare in sicurezza è pensare sempre a ciò che può accadere e alle conseguenze. Con il cuore prendiamoci tutte le onde che vogliamo e il vento che ci spettina i capelli… Ma facciamolo sempre con la mente accesa!

 

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Messaggio in bottiglia…Il mare trascina, culla e consegna…

messaggio in bottiglia

Il mare è il luogo in cui ogni magia è possibile… Sa trascinare con sé oggetti, ricordi. Esso è in grado di cullare i sogni delle persone e lasciarli disperdere nel suo orizzonte. Il mare è amico e nemico dell’uomo e non sa nascondere questa sua personalità così sorprendente.

Spesso lo guardo e penso alla sua doppia faccia. Gli abissi che sanno conservare ogni cosa con cura avvolgendola in una suggestiva atmosfera. La superficie che sa catturare ogni riflesso per farlo suo e regalarci colori indecifrabili.

Nel corso delle traversate ho visto galleggiare numerosi oggetti, alcuni difficili da identificare, alcuni più curiosi di altri. Trasportati dalle correnti, cullati dalle onde, sospesi tra una faccia e l’altra del mare in bilico tra l’essere di proprietà dell’uomo o del mare.

Quante volte ho contemplato il mare nel silenzio di una navigazione. Ore ed ore a guardare questo tappeto blu. Ogni grinza, ogni effervescenza, ogni rumore è un richiamo alla mia quiete interiore. Le vele che fileggiano e che si inchinano alla forza del vento. Svegliare i ragazzi mentre il mare si infrange sulla prua e lo posso sentire dall’interno della cabina. Questo è il mio modo di vivere il mare.

Sorprese dal mare!

Questa mattina, mentre mio figlio esplorava i fondali con pinne e maschera, un nuovo oggetto brillava in superficie. Il sole si rifletteva su una piccola bottiglia di vetro poco distante da lui che dopo averla notata decise di afferrarla.

“UN MESSAGGIO IN BOTTIGLIA”… L’emozione di leggerlo, la fretta di aprirlo per saziare la curiosità di mia figlia… Chissà da dove arriva, trovo così incredibilmente speciale lasciare i propri pensieri al mare che anche io mi sento una bambina mentre lo apro.  Penso che se il mare lo ha portato a noi è perché ci ha scelto. Ha voluto che leggessimo la storia che aveva da raccontarci e ci ha messo sulla stessa rotta.

messaggi nella bottiglia

Con cura slego il laccio di spago intorno al collo della bottiglietta e tolgo il tappo. Due piccoli fogli avvolti su loro stessi, due pensieri, due verità…

” To Dad- Miss you so much all my love” , ” To Nan+Grandad- miss you so much”.

”  Papà- mi manchi molto con tutto il mio amore” , ”  Nan e Nonno- mi mancate molto” …

La tenerezza negli occhi dei miei figli, qualche istante ad immaginare che volto può avere questa dolce ” Annalisa”, da quanto tempo non abbraccia queste persone di cui sente la mancanza…

E’ così ricco di suggestioni lasciare che il mare trasporti le proprie sofferenze. Di certo senza poterle curare, ma accompagnando con la sua magia pensieri che arrivano dal cuore di qualcuno. Domandarsi dove andranno, quante miglia percorreranno… Se mai un giorno qualcuno li leggerà alleggerendone la tristezza che portano con sé… Donare qualcosa al mare significa donarlo per sempre… Senza paura delle sue tempeste e della sua immensità!

 

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