VIVERE ALL’ESTERO: superare la paura dell’ignoto

Ciò che non conosciamo spesso ci spaventa.

Questo è un dato di fatto che interessa la maggior parte degli individui, soprattutto se si tratta di prendere una decisione che cambierà completamente la propria vita.

Come decidere di trasferirsi all’estero

A proposito di questo, io credo che si debba partire da un’idea di base: nulla è definitivo e nessuno ci impedisce di tornare indietro anche dopo un cambiamento radicale.

Cambi paese ma resti lo stesso…

Siamo sempre noi, in un altro paese, con nuovi progetti e sogni, ma sempre noi. Questo significa che cambiare il luogo in cui si vive non sempre è chiudere i conti con il proprio passato lasciando la vita di sempre nel dimenticatoio.

Un’esperienza all’estero

A me ha aiutato molto pensarla come un’esperienza.

L’idea di poter tornare indietro e di non dover decidere in modo definitivo mi ha aperto uno spiraglio di speranza da cui ho potuto attingere serenità nei momenti di dubbi e confusione.

Nessuno vorrebbe uscire dalla propria comfort zone, ma è anche vero che dobbiamo essere noi a ricostruire quella sensazione di benessere e tranquillità da un’altra parte.

Parola d’ordine ottimismo

La serenità dobbiamo trovarla dentro di noi, così da riversarla su tutte le sfere emotive. Essere positivi e ottimisti nei confronti del futuro è il solo strumento che abbiamo per affrontare una sfida così incredibile.

Quando ho preso la decisione sul trasferimento a Malta ho sentito una parte di me tremare, ma poi ho percepito la forza che avevo e l’entusiasmo che aumentava mentre io e mio marito progettavamo i dettagli di questa esperienza.

Era molto stimolante uscire dalla comfort zone. Era davvero eccitante valutare insieme ogni dettaglio che avrebbe fatto parte della nostra “nuova” vita.

La casa, la scuola e tante altre variabili ci assorbivano perché eravamo molto confusi. Non sapevamo se stavamo valutando bene le zone in cui vivere e le diverse opzioni che riguardavano la nostra vita. Eravamo però certi di voler provare questa esperienza e di volerla vivere fino in fondo.

Perché trasferirsi all’estero

Trasferirsi all’estero, in qualunque paese, significa iniziare un’esperienza nuova che deve arricchirci e aiutarci a capire qual è il nostro posto nel mondo.

E’ possibile che sia solo una prima esperienza e che poi ne seguano altre. Altri paesi, altre culture e altre occasioni per guardarsi dentro e capire i propri desideri.

 

Vivere in modo più “leggero” una decisione così importante è alla base del proprio benessere emotivo e della propria serenità.

Quando si decide di andare a vivere all’estero è fondamentale farlo con la consapevolezza che si può tornare indietro sui propri passi perché questo ci aiuta ad alleggerire il senso di responsabilità e il timore che ne conseguono.

Il mio consiglio è di organizzare tutto con cura, ma sempre pensando che potrebbe essere solo un’esperienza provvisoria.

Vivere all’estero a tempo determinato

Ciò per cui ci si deve impegnare è fare in mood che, in qualunque caso, si tratti di un’esperienza positiva che ci lascerà qualcosa in più senza toglierci nulla.

 

 

 

VIVERE ALL’ESTERO: primo passo – trovare il coraggio

Il coraggio di trasferirsi all’estero

 

Una delle cose necessarie per decidere di trasferirsi all’estero è decisamente il coraggio.

Trovare il coraggio di cambiare, di rompere gli schemi e di sfidare l’ignoto. In realtà è ciò che non sappiamo che ci mette paura e ci tiene legati al posto in cui siamo per tutta la vita.

Imparare a guardarsi dentro

Accade, però, che certe volte ciò che invece sappiamo non è quello che ci fa stare bene. Sentire il bisogno di vedere la vita con una prospettiva diversa non è solo coraggio di cambiare, ma anche coraggio di guardarsi dentro.

Trasferirsi all’estero è un passo che richiede un briciolo di follia e tanta razionalità, due cose così diverse e così necessarie a vivere.

 

Da cosa si comincia

Quali sono le paure che bisogna affrontare? Sono quelle che rendono il futuro meno prevedibile, ma che si possono affrontare.

Dopo una breve panoramica di queste paure sarete pronti ad affrontarle, una alla volta, facendo tesoro di consigli e suggerimenti per un trasferimento migliore sia dal punto di vista emotivo che pratico.

1. Paura dell’ignoto

Non posso nascondere che ciò che mi ha spaventato e mi ha impedito di decidere a cuor leggero  è stato l’ignoto.

Ero ignorante. Non sapevo cosa mi aspettasse alla fine di quel passo.

Spesso chi si traferisce all’estero teme l’adattamento culturale. L’idea di scontrarsi con una mentalità diversa dalla nostra può essere un grande ostacolo.

Un nuovo ambiente da esplorare, la lingua diversa, le abitudini e la mancanza di facce familiari sono cose che spaventano se non ci si ferma a riflettere.

Parlare una lingua straniera in ogni contesto può rendere difficile esprimersi al meglio e integrarsi.

2. Isolamento sociale

Nessuno vorrebbe mai staccarsi dalla propria famiglia di origine senza un motivo valido.  Salutare gli amici, smettere di frequentare la propria comitiva può portare ad un senso di vuoto sociale che spaventerebbe chiunque.

3. Incertezza economica

E’ ovvio che quando ci si trasferisce all’estero con la propria famiglia si devono affrontare molte spese. Questa è una delle cose che spaventa e che rende più complicato decidere di fare questo passo.

Spesso è fondamentale pianificare prima ogni eventualità. Trovare lavoro, scegliere la scuola giusta, cercare la casa in cui vivere, sono tutte tappe molto importanti da valutare con attenzione.

4. Difficoltà burocratiche

Ogni paese è diverso e differenti sono le leggi e le regolamentazioni che bisogna osservare per avviare una pratica di residenza. E’ necessario arrivare informati e, soprattutto, scegliere un paese che rispecchi le nostre esigenze anche da questo punto di vista.

Potrebbero rivelarsi indispensabili le pratiche di visto, permessi di soggiorno, apertura di conti bancari o registrazioni e questo se non si arriva già organizzati e informati può essere stressante e complicato da gestire.

5. Senso di colpa verso i propri cari

Una parte di sofferenza che non ci possiamo risparmiare. Soprattutto quando si vive con il senso di colpa, la separazione dalla propria famiglia e dal proprio paese può essere traumatica.

6. Adattamento lavorativo

Valutare le proprie competenze ci aiuta a capire se stiamo facendo un passo troppo azzardato o se invece abbiamo buone possibilità di vivere bene e sentirsi gratificati professionalmente.

7. Problemi logistici

Spesso è fondamentale pianificare prima ogni eventualità. Trovare lavoro, scegliere la scuola giusta, cercare la casa in cui vivere, sono tutte tappe molto importanti da valutare con attenzione.

Lo stesso trasloco può generare molta ansia anche da un quartiere della stessa città ad un altro, figuriamoci se si va in un altro paese.

8. Timore di fallire

Tra mille timori, decisamente non possiamo non pensare alla paura del fallimento. Al dover tornare indietro con un’esperienza che non ci ha gratificato.

La paura che qualcosa non vada come avevamo sperato e che la scelta di andare si riveli un errore.

9. Clima e stile di vita

Molti decidono di trasferirsi in luoghi molto freddi o caldi e temono che questo possa essere un problema per il benessere quotidiano.

Il clima influenza lo stile di vita e, di conseguenza, l’umore e il benessere.

10. Il senso di responsabilità

Quando ci si trasferisce da soli si è più spaventati dalla solitudine, ma quando lo si fa in famiglia si devono fare i conti con le proprie responsabilità. I figli sono subordinati alle nostre scelte e temiamo di non riuscire a fare la cosa giusta per loro.

 

Copyright Ⓒ 2025 Valentina Maini. All rights reserved. | Powered by Gavilab
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: