Mamma, tu ce lo hai mai avuto un sogno?
Sì, ce l’ho avuto e si è avverato.
Ho sognato che qualcuno mi chiamava mamma.
Ho sognato di rappresentare questo ruolo nella vita di tutti i giorni e ho avuto paura che fosse troppo difficile per me.
Ho desiderato essere una mamma speciale, una mamma amata e capace di dare amore infinito. Senza chiedere nulla in cambio.
Il mio sogno era ancora privo di un volto, ma era già intenso e forte.
Ho sognato di diventare importante per qualcuno al punto da rappresentare in alcuni momenti l’unica al mondo. Ho sognato di fare il possibile e , a volte, anche l’impossibile per riuscirci!
Ho sognato gli abbracci, le lacrime, i capricci.
Ho sognato il vento che spettinava i miei capelli mentre l’orizzonte si faceva più vicino e tra le mie braccia il sole scaldava la carne della mia carne.
Ho sognato anche un termometro caldo… Fino a notte fonda.
Ho sognato i pannolini e il borotalco profumato sulle mie mani.
Ho sognato il grembiule da abbottonare.
Ho sognato un gelato che gocciava sulla mia gonna.
Ho sognato un filo d’erba, una pozzanghera e una margherita da ammirare.
Ho sognato la stanchezza, le risate e l’allegria.
Ho sognato km di automobiline veloci… Ho sognato bambole a cui tagliare i capelli, pentoline piene di terra e fogli bianchi da colorare.
Ho sognato i braccioli da gonfiare e ho sognato di essere un delfino da cavalcare… Ho sognato la prima maschera per guardare il fondale e i tuffi col naso tappato!
Ho sognato le coccole al tramonto. I baci della buonanotte e le carezze del risveglio!
Ho sognato la neve che cadeva fredda sulle guance e la sciarpa da avvolgere intorno al collo!
Ho sognato i sedili di un aereo per dormire e le mani mai stanche di accarezzare.
Ho sognato gli incubi da scacciare, i denti da lavare. Ho sognato i bagnetti caldi e le stanze da riordinare.
Ho sognato le gambe stanche, gli occhi che si chiudevano… Ho sognato i primi dentini, le parole, i discorsi buffi!
Ho sognato primavere sui prati ed estati con i piedi nella sabbia.
Inverni freddi con gli scarponi da allacciare e autunni arancioni con le foglie da calpestare.
Ho sognato tutto questo ed altro ancora senza saperlo.
E l’ho vissuto, l’ho sentito in ogni piega della mia pelle.
Ho sentito il sudore sulla fronte e il respiro tra i miei capelli.
Ho sentito il cuore che batteva forte.
Ho sognato cuori infranti da aggiustare e parole difficili da spiegare.
Ho sognato sorrisi da far brillare e sogni da supportare…
Ho sognato verità da svelare. Bugie da ingoiare.
Ho sognato l’emozione unica e irripetibile.
Ma sai cosa ho scoperto?
Che certi sogni mentre li vivi credi ti stiano portando verso la realizzazione. Invece la realizzazione è viverli, giorno dopo giorno.
Perché certi sogni sono un viaggio… Sono una sentiero da percorrere, una strada da attraversare.
Certi sogni ti prendono l’anima e poi il corpo e non ti lasciano più nemmeno una fessura libera.
Certi sogni diventano tutta la tua vita e ti chiamano mamma.