Isola di Linosa

LINOSA… L’ISOLA DEL SILENZIO…
35°52′N 12°52′E

5,43 km² di silenzio, di solitudine… Quando approdammo a Linosa la mia sensazione fu di un’isola fantasma, piena di mistero e all’apparenza inanimata…
La navigazione tra Pantelleria e Linosa fu calma e rilassante, il mare ci accarezzava lo scafo con fare amichevole e i nostri sguardi puntavano dritto a Linosa… Ultima tappa prima dell’arcipelago maltese….
Impiegammo circa dieci ore di navigazione e quando arrivammo a Linosa era pomeriggio e l’isola si preparava a farci assistere ad un tramonto mozzafiato!
Non eravamo mai stati prima a Linosa e non conoscevamo nè la costa nè i fondali dell’isola, ci guardammo intorno e non vedemmo altre barche in navigazione nei pressi della costa, se non un’unica barca a vela ad una boa nella cala Pozzolana di Ponente.
In fase di avvicinamento restammo come nostra abitudine a prua cauti e svegli, non sapevamo dove fosse meglio ancorare in base al fondale e al vento da nord ovest che c’era in quel momento. A seguito della consulatzione di uno “strtingato” portolano ci dirigemmo a cala Pozzolana di Levante, a sud dell’isola. Fortunatamente ci rendemmo presto conto che le poche righe disponibili che avevamo consulato riportavano un’indicazione assolutamente errata.

Rischiando tra i bassi fondali rocciosi e acuminati optammo per la scelta più sensata di tornare di nuovo a cala Pozzolana di Ponente.

Ci preparammo un’ancora di rispetto, sapendo già che sarebbe rimasta in regalo agli inospitali fondali di Linosa, ma quando ci avvicinammo di nuovo, notammo con stupore che la barca a vela alla boa stava mollando l’ormeggio lasciandoci libero approdo nell’unico possibile punto di ancoraggio in quella cala!
Ci procurammo subito la cima giusta per assicurarci alla boa posta proprio al centro della cala, dopo poche manovre di avvicinamento ci ormeggiammo in tutta tranquillità pronti per trascorrere una bella serata e la notte che ci attendeva in quella che per noi era un’isola misteriosa di cui poco si parla sui portolani e sulle riviste di vela…
Purtroppo pochi istanti dopo rientrò la barca che ci aveva lasciato quel posto reclamandone l’uso privato, o meglio ancora privilegiato!

Dopo aver cercato di capire le motivazioni per cui ci si impossessi di un pezzo di mare con una boa propria con l’unica prerogativa di residente dell’isola , mollammo la tanto acclamata palla galleggiante, che era ben fissata con catena e cima ad un  blocco di “basalto” occupante gran parte della poca sabbia scura sul fondale e ci spostammo qualche metro più in là sperando in un ancoraggio sicuro che il calar del sole rendeva ormai un’incognita!

Mio marito calzò pinne e maschera e si tuffò alla ricerca di un fazzoletto di sabbia che rendesse sicuro l’ancoraggio notturno, mio figlio, nemmeno dodicenne, prese, sotto la mia visione,  il comando della barca. Quando il comandante ( in acqua ) ci diede il via, calammo catena fino a raggiungere il fondo e lui assicurò la nostra ancora con le sue stesse mani!
Nonostante le avversità ancoraggio fu fatto e il nostro comandante ci portò a terra ad esplorare questa meraviglia della natura tutta da scoprire!
Linosa è una riserva naturale coperta da macchia mediterranea, si dice che sia uno degli ultimi luoghi in Italia dove la tartaruga “Caretta caretta” deponga le uova. Passeggiando nell’entroterra si possono ammirare le modeste abitazioni colorate dei pochi residenti effettivi del luogo i quali vivono di pesca e di umile turismo, infatti non ci sono grandi strutture per ospitare i visitatori ma solo case . La cosa che mi ha colpito è il Monte Nero completamente coperto da una distesa di  meravigliosi gigli di mare che si affacciano sulla costa …
Linosa è un posto in cui perdersi, in cui lasciare che i pensieri siano coccolati dal silenzio e dalla semplicità… E’ l’isola che non esiste ma che se ci vai ti accorgi di quanto è reale… Linosa è la natura senza la mano dell’uomo… Salva e intatta… Libera!
A completare la splendida passeggiata con pantaloncini e infradito fu un mondano , ma allo stesso tempo sperduto, aperitivo fronte tramonto…. Salutare il sole da quella terrazza fu pura poesia… I volti delle persone si doravano come per intonarsi ai colori del cielo e del mare e, mentre sorseggiavamo il nostro drink mangiando piatti semplici arricchiti dai

loro profumati capperi, la serata si avviava tranquilla…. Così come la notte che seguiva…
Linosa è un punto nel mare…. Una piccola terraferma dove ho idea che l’inverno abbia un sapore che non ho mai potuto assaggiare…. Lontano anni-luce da qualunque realtà che io conosca…

 

Il paese
La tartaruga caretta caretta
Un cuore inciso dalla natura sulla parete rocciosa
Copyright Ⓒ 2024 Valentina Maini. All rights reserved. | Powered by Gavilab