l’incanto della vita

vita

Che scherzi che fa la vita… Un attimo non esisti e poco dopo sei vivo, respiri e sogni… Perché sognare e desiderare è meglio che vivere e possedere a volte…Ti dà quel brivido che solo l’incertezza di un sogno sa darti!
Siamo così piccoli su questo pianeta e tutto quello che abbiamo è insignificante, se la vita fosse fatta di sogni e di emozioni e non ci fossero gli oggetti saremmo davvero liberi. Liberi di lasciarci andare, di partire, di tornare… Liberi di immaginarci nel miglior posto che conosciamo.

Invece a volte ho la sensazione che la vita sia un mestiere, un dovere. Ogni mattina un cartellino da timbrare e mille spunte da mettere sull’agenda.

Ad occhi chiusi si vede meglio la vita…

Mi piacerebbe vivere ogni giorno ad occhi chiusi, senza distrarmi dai miei desideri, dalle persone che amo e fuggendo da tutto ciò che mi prende e mi trascina lontano dal mio universo emotivo.

Negli anni sono diventata una bugiarda. Ogni giorno prometto a me stessa di non farmi travolgere da questi maledetti schemi. Solo una cosa mi salva dalla frenetica quotidianità, la mia voglia di scrivere. Mettere nero su bianco le mie parole, le emozioni, il sole che tramonta, i sorrisi dei miei figli, le lacrime che ho asciugato.

Il mio vizio di vivere la vita

Quando finisce una giornata e fuori è buio, finalmente posso chiudere questa porta che lascia entrare gli impegni intrusi del giorno. Fuori poche luci gialle che lasciano appena intravedere la strada deserta. Non fumo, non ho vizi se non quello di amare, di scrivere, sono un pò viziata dal mare ahimè… Ma vizi “cattivi” non ne ho… E allora spingo quel tasto di accensione e scrivo. Comincio a scrivere e spesso quando mi rileggo mi sembra di sentire per la prima volta quei pensieri. Mi capita di sorprendermi quando scopro che le mie emozioni a volte mi emozionano!

Quanto è bella la vita!  Penso che non ci sia nulla che non meriti di essere vissuto in questa esistenza. Amo guardare intorno a me e vedere quante cose mi mancano da fare per vivere davvero la vita. Rimando i sogni ma non rinuncio mai a viverli dentro di me. Prendo da ogni giorno le chiavi del giorno dopo e non ho mai paura di aprire nessuna porta.

E tutta la fatica di arrivare fino a sera, tutta questa corsa, questo scivolo dove a volte mi sembra di cadere… Alla fine vengono ripagati da un abbraccio, da un messaggio sulla tastiera appena sveglia!  Adoro quando la sera sento le forze che mi mancano, perchè mi fan sentire viva… Mi danno la certezza che un altro giorno è passato e io non l’ho lasciato andar via senza averlo strizzato fino all’ultima goccia.

Sono un pò il drone di me stessa, mi guardo dall’alto e salgo fino al cielo… Lontanissima da me… Vedo un puntino e tutto mare intorno… allora mi ricordo che sono nel posto giusto, che se mi giro a 360° sento il profumo del mare che mi scalda l’anima!

La vita è l’idea che voglio farmi venire in mente ogni volta che sono triste. La vita è quel momento che passa una sola volta, Perciò non la lascio passare senza notarmi… Voglio che la vita, ogni giorno, sia esausta di me e non voglio mai essere io esausta di lei!

Aspettando domani

Perciò stasera scrivo i miei pensieri, così quando mi sembrerà di aver dimenticato quello che sento potrò rifarli miei! E mentre un altro giorno finisce io riesco a sognare…

 

 

Nel mare ho incontrato me!

mare aperto

A volte penso che gli esseri umani non sono fatti per vivere sulla terraferma. Quando passi molto tempo in mare, lontano da ciò che sei abituato a vedere, puoi conoscere il vero te stesso. Nessun uomo sa davvero fino in fondo cosa sente nel proprio cuore, finchè non ha la fortuna di trascorrere del tempo in mare. Il mare, con la sua grazia e la sua irruenza, è un continuo invito alla riflessione, al confronto con ciò che non ci sembra giusto… La vita lontano dalla società è un continuo insegnamento dei veri valori della vita.

Siamo schiavi delle nostre scelte…

Quando manchi tanto dalla terraferma diventi una persona migliore, senza condizionamenti e senza bisogno di sentirti uniformato agli standard. Vivo e lavoro con la tecnologia, sono schiava della wifi e mangio pane e social ogni giorno… Ma non lo faccio per scelta! Quando vedo sul mio telefono mancanza di campo provo un brivido che mi fa sentire viva, con una voce piu’ forte di qualunque commento… E dono cuori di elogio che non sembrano i soliti like… Sono piuttosto espressioni di ammirazione per il mondo che mi circonda. Certo la vita che ci viene insegnata ed imposta fin da bambini non somiglia affatto al mare. L’inquietudine dei tempi che stiamo vivendo è forte, ma quella che il mare aperto mi provoca ha un sapore sublime che arriva a toccare tutti i miei sensi già al primo sguardo.

Toccare terra e sentirsi migliori

Consiglio a chiunque ne abbia la possibilità di trascorrere almeno un mese della propria vita in mare. Se si sente il bisogno di guardare dentro sè il mare è l’unica soluzione.

L’orizzonte è il posto piu’ speciale in cui adagiare i propri pensieri nel corso di una navigazione. Quella meravigliosa e confusa riga blu è la culla di tutti i miei pensieri piu’ belli. Ci ho messo voci, parole, sguardi… L’orizzonte custodisce le mie paure e il mio coraggio di affrontarle.  Nessuna delusione e nessuna gioia ha mai attraversato il mio cuore senza essere passata prima per l’orizzonte.

Quando, dopo giorni in mare, torni a toccare terra, ti senti diverso, leggero. Guardi le persone che incontri per la strada e sorridi. Il mare ti depura, ti purifica l’anima dalla rabbia che la quotidianità ti impone. La vita sulla terraferma va affrontata con forza. Le persone ti sparano contro le loro insicurezze, il traffico ti mette sempre in guardia… Il lavoro, i colleghi, la scuola, la salute… Dobbiamo stare sempre attenti a tenere i pezzi attaccati l’uno all’altro… Non possiamo mai allentare la presa perchè la vita ci travolge, con la sua frenesia e la sua impietosa arroganza.

Curiamo le nostre ferite con il mare

Il mare cura le ferite. Ogni dolore che ho provato l’ho voluto vivere intensamente  in mare. Ho preso dalla mia mente ogni concetto, ogni idea, ogni errore e l’ho voluto riprendere in considerazione davanti al mare.

La notte in mare è il momento di piu’ forte intimità che io abbia mai vissuto con me stessa. La mia anima smette di avere segreti con la mia mente e si svela attraverso le lacrime, i sogni e le piu’ assurde fantasie. Quando navigo di notte vorrei che l’alba non arrivasse mai. Anche quando  il mare è mosso non ho voglia di veder sorgere il sole, al buio è tutto perfetto e non mi interessa di vedere… Tutto quello che mi serve vedere lo trovo tra i miei pensieri. Quando è il mio turno al timone provo sempre quella paura che dona adrenalina pura all’essere umano.  La notte in mare è quella in cui i sogni si fanno ad occhi aperti.

Basta una notte per ritrovarsi!

notte in mare con luna

So bene che la mia vita è sulla terraferma, ma l’attesa del mare mi fa sentire viva. Datemi retta… Provate una volta nella vita a concedervi una notte in mare… Rompete quel silenzio che avete imposto al vostro “io” e regalatevi un dialogo vero, senza filtri, senza timore. Conoscersi davvero fino in fondo è un regalo che si fa a se stessi… Il mare è l’unico compagno capace di offrire all’uomo la possibilità di scoprire chi è davvero!

Abbandonate la terraferma… Anche un pattino sotto la luna, cullato dalla marea è il posto giusto per ritrovarsi… Ogni mezzo per farlo è un’opportunità… Cogliete l’occasione di trovare voi stessi e sentirvi parte di quell’orizzonte….

 

ciao duemiladiciassette….

capodanno neve

E’ quasi capodanno…

E’ stato un anno intenso…. Pieno di storie che sono rimaste in me. Un anno che sta finendo, che mi ha travolto, come ogni altro, con novità, vicissitudini, delusioni e speranze.
Un nuovo anno sta per cominciare ed io… Come sempre… Lascio andare il vecchio con malinconia.

Faccio sempre fatica a salutare gli anni che finiscono. Mi sembra di lasciarci sempre dentro qualcosa che non ho voglia di lasciare. Mi sento sempre legata ai giorni che ne hanno fatto parte e alle persone. Soprattutto alle persone. Odio lasciare le persone alle mie spalle, odio pensare al futuro senza sentire che le mie radici mi seguono.

Ogni anno che finisce mi ruba un pezzo d’anima e se la prende per sempre. Provo ad andare a fargli visita, ma non è la stessa cosa… Quando una cosa è nel presente posso toccarla, anche solo con le parole o con gli occhi, ma la sento mia. Quando è il passato ad avere quello che vorrei toccare faccio sempre fatica a farmene una ragione. Sono sempre stata profondamente spirituale nel mio modo di vivere i sentimenti. Li sento cosi forte dentro di me che ogni parte del mio corpo racconta di loro. Ogni mio sguardo, pensiero, gesto è la risposta a ciò che sento.

Non è la mia festa preferita…

Il Capodanno non è la mia festa preferita. Prima di tutto perché non posso avere tutte le persone che amo al mio fianco, poi perché ho nel cuore i capodanni in cui ho dovuto lasciare persone che erano troppo importanti per me. Ricordo il 31 dicembre di 10 anni fa come un vuoto immenso che mi ha preso ogni sorriso. Quella mezzanotte ha tolto ogni sogno dal mio cuore senza domandarmi cosa provavo. Odio la mezzanotte, brindo e sorrido ma nel cuore non ho mai la gioia che provo a mostrare fuori.

Mentre fuori nevica…

fuoco accesoSi avvicina la fine dell’anno e provo ad alleviare le mie ferite guardando il fuoco. Il mio modo di rilassarmi e di aspettare il trecentosessantacinquesimo giorno è semplice e puro come il mare. Il rumore della legna che arde nel camino è l’unico sottofondo che può, momentaneamente, sostituire nel mio cuore il rumore del mare. Oggi, come altre volte, fuori nevica e mi ritrovo a completare il mese di dicembre davanti ad una fiamma viva e pungente  che riscalda i miei pensieri mentre lavoro ai ferri una maglia che finirò il prossimo anno… Il cielo si scurisce e la nebbia copre come un velo un paesaggio pieno di suggestioni.

Domani sarà di nuovo giorno e ancora altri ricordi passeranno dai miei occhi al cielo in un solo sguardo. La mezzanotte mi cogliera’ piena di parole che non dirò a nessuno e i fuochi d’artificio in cielo copriranno di colore e di chiasso la malinconia. Un nuovo anno… Una nuova sfida da cominciare con me stessa… Nuove idee prendono forma nella mia mente e tutto sembra partire dalla mia pancia… Sento farfalle… Mi sto già innamorando di questo 2018 che mi fa sentire viva… Capace di fare, dire, pensare e scrivere quello che sento.

accendo il nuovo anno

Passa la malinconia e i miei occhi tornano a brillare come i fuochi d’artificio nel buio. Chiudo la porta dietro le mie spalle senza far rumore e conservo la chiave nella tasca. Non prendo tante cose, solo l’essenziale mi occorre per entrare nel nuovo anno. A piedi nudi, senza accessori inutili mi affaccio verso il futuro con una  timida voglia di vederlo da vicino…

Babbo Natale… Torna da noi!!!

Babbo Natale… L’uomo col pancione e l’abito rosso che resta nel cuore di ognuno di noi per sempre. Lui è il simbolo della voglia di credere in ciò che ci piace, è la speranza di trovare sempre una piacevole sorpresa che non ci abbandona mai… Nemmeno da adulti!

Credere a Babbo Natale è un pò una scelta e un pò una necessità. Tutti noi, non solo i bambini, abbiamo bisogno di credere ad una favola, ad una gioia impalpabile! Il mio Santa Claus sono i miei figli, con la loro voglia di scoprire la vita. Grazie a loro riesco ancora a sentire l’atmosfera di questa festa che conserva ancora un pò del sapore di quando ero io la bambina! Loro mi insegnano ogni giorno a “sognare”. La loro purezza mi indica sempre la strada migliore per me, che è la voglia di credere che domani sia sempre migliore.

Non si può vivere pensando che tutto sia sbagliato, che le persone siano sbagliate e che il nostro modo di vivere lo sia! Si Fanno molti errori e Babbo Natale lo sa… Ma ci perdona sempre. Dentro di noi dobbiamo sempre cercare quel simbolo che prima era l’uomo grosso con la barba bianca e adesso è un sorriso di qualcuno che amiamo, un messaggio pieno di amore che conserviamo nel telefono!

La paura di deludere Babbo Natale…

Sono stata una brava bambina a mio modo. Ero affettuosa, spontanea e altruista… E anche quando facevo la birichina non mi preoccupavo mai che Babbo Natale non mi portasse i doni, perchè ero una che si perdonava da sé!

Ma l’idea che lui mi vedesse e che ne restasse deluso mi faceva sempre  impegnare ad essere migliore! Per questo penso che dopo  di lui bisogna credere in qualcos’altro che ci aiuti ad impegnarci, ad essere migliori per non deludere. Perchè “deludere” è la peggiore delle azioni. E’ un verbo silente, apparentemente inattivo, ma forte come un fulmine quando arriva sul cuore di qualcuno.  Si delude più facilmente quando si è altruisti. Questo sembra quasi un controsenso, ma in realtà è proprio così! Io ad esempio valuto il bene degli altri per me in proporzione alla loro paura di deludermi e di ferirmi.

Se avverto che qualcuno non teme l’idea di perdermi valuto che il suo bene non è abbastanza per me. Non ho la presunzione che tutti debbano amarmi alla follia… Al contario devono essere pochi altrimenti non potrei “gestire” tutto questo amore! Penso, però, che non esista amore che non è accompagnato dalla paura di ferire o perdere la persona amata.

L’affetto che si dona deve avere cura di chi lo riceve e non deve essere fine a se stesso. Si ama tanto nella vita, ma ci si dimentica spesso che l’amore non va detto, non va spiegato, va donato. Babbo Natale lascia i suoi doni sotto l’albero senza spiegarci nulla. Quei dono non sono il valore di ciò che ha pagato, ma sono il frutto di un amore senza se e senza ma. Non importa se sei birichino, se a volte hai detto bugie… L’uomo col cappello rosso ti ama comunque. Questo amore che si dona senza spiegarsi è amore puro e dura per tutta la vita.cappello babbo natale

Io ci credo a Babbo Natale…

 

Credere da adulti a Babbo Natale è una scelta, null’altro che una scelta ponderata. Certamente essere concreti, con i piedi ben piantati sulla terra e le idee poco confuse è essenziale al giorno d’oggi… Ma non dimentichiamoci di quel bambino che è rimasto in noi, che ancora oggi si ferma a sognare ad occhi aperti davanti ad un tramonto. Babbo Natale esiste… Esiste nel cuore di chi ha ancora tanta voglia di credere nel futuro. Se lo abbiamo dimenticato sotto l’albero dei nostri ricordi, non dobbiamo fare altro che riportarlo alla luce fermandoci per un attimo, allontanando lo stress, il lavoro e i problemi… E pensando che chi ci ama è pronto a farci un dono senza se e senza ma… Quel dono che si chiama amore….

Colazione a Fregene…

valentina maini

Fregene. Ho conosciuto due facce di Fregene! Quella diurna, scaldata dal sole e piena di colore. La Fregene ridente e caotica, dove un parcheggio assomiglia ad un posto in Paradiso! Di Fregene ho amato e amo quel sapore autentico di vacanza in famiglia, unito al gusto estremo del divertimento… Da quando ho lasciato il mio nido ho imparato a conoscere il mondo e le usanze più varie della colazione! Ho cercato sempre di assaporare tradizioni e usanze diverse dalla mia, ma sul mangiare… Cavolo quanto sono cocciuta… Non sono mai riuscita a sostituire il mio bel cappuccino schiumoso accompagnato da una calda e “appiccicosa” brioche appena sfornata! Mi sono fatta coccolare e viziare da bariste e baristi con quei piccoli capricci che mi sono sempre concessa solo a colazione!!

colazione italiana

Il latte freddo, la schiuma, il cacao… Il mio bel cornetto morbido dentro, croccante fuori… Insomma quello sfornato al momento giusto… Non un secondo prima e non un attimo dopo… Il mio… Proprio quello che indico dalla vetrina del bancone con uno sguardo assonnato che nessun banchista mi ha mai resistito!!!! Ancora oggi, arrivo all’ingresso della mia amata Fregene e mentre imbocco la strada per andare da mia mamma non resisto mai a quella colazione.  Il profumo di un cornetto appena sfornato non ha nulla da invidiare nemmeno a “chanel n 5” ( !!!! )… E quelle briciole sulla t-shirt che non celano la mia debolezza davanti alla tentazione di un dolce risveglio… Beh… Quelle briciole parlano chiaro… Sono a Fregene, sono a casa! E quando vado in giro mi sento un pò una turista mentre incontro le facce familiari di chi mi ha visto ragazzina e adesso mi sorride con gli occhi pieni di ricordi! Ho conosciuto tante persone in questo luogo e ho abitato tanti castelli di sabbia…

Fregene è Fregene…

Le ville davanti al mare, gli alberi freschi e rigogliosi di una pineta che ancora non ho visto tutta… Ogni volta che torno a passeggiare in questa oasi verde scopro un nuovo angolo in cui sedermi a scrivere, da sola… In silenzio con la mia anima sognante!

Adoro Fregene e mi piace in ogni sua imperfezione! Le strade allagate dopo il temporale saranno anche una scocciatura….Ma che bello passeggiare e vederci riflesso il cielo…!

Che gusto ascoltare le novità sugli ultimi pettegolezzi, manco da un pò e tutto sembra trasformarsi ogni volta che torno. Ogni coppia, ogni storia, ogni strada ha mille sfumature che so di non aver ancora visto tutte!!

E’ vero che ci sarebbe tanto da fare e da migliorare a Fregene. In fondo però, se Fregene è così speciale è perchè ha questo fascino che pochi luoghi hanno. Fregene non è Ostia, non è Fiumicino e non è Santa severa… Fregene è Fregene e solo chi la conosce sa cosa intendo dire!

Quando vai in giro per il mondo ti accorgi di quanto è grande l’orizzonte della vita… Ma poi entrando in un bar a Fregene, in una domenica qualunque… Riscopri quel dolce profumo di familiarità… L’infanzia che ti porti dentro e che ha sempre i colori di quella primavera sulle spiagge!

Su “Fregene di notte” potrei scriverci un libro… Il mio diario pieno di dolci segreti ancora pieni di sogni e di ideali è sempre davanti a me ogni volta che mi siedo nella mia stanza a casa dei miei… Le amiche, le discoteche, la gente allegra e spensierata… Oggi quando giro per le vie di Fregene rivedo ancora quella stessa gente, meno spensierata per via del tempo e delle esperienze…

Ricordo ancora le lunghe serate nelle disocoteche più alla moda del litorale… Ricordo le file interminabili all’ingresso del “Tattou” e il parcheggio pieno di voci… Mi sembra trascorsa un’eternità da allora, mi sento così fortemente cambiata dalla vita che ho vissuto… Ma allo stesso tempo quella musica assordante vibra ancora dentro ai miei ricordi!

Ci sono posti che restano nel tuo cuore e tu non puoi farci niente! Ci sono estati speciali che non dimenticherai mai perchè hanno messo un segnalibro tra le pagine importanti della tua vita…

E dopo la discoteca? Quanti di voi ricordano la corsa verso ” Lo Spuntino ” per una pizza e una coca prima di andare a dormire?! Sembravano tutti appuntamenti a cui non potevamo mancare… Le tappe speciali dei nostri sabato sera a Fregene!!! E i cornetti caldi… Gli unici capaci di lasciare un sapore ancora più dolce alle serate con gli amici…

Ogni volta che penso a Fregene, nei miei pensieri appare il simbolo di una casa!

 

 

Grammatica Inclusiva… Uomini vs donne ?

regola della prossimità

GRAMMATICA INCLUSIVA.
Qualche giorno fa un mio collega mi ha parlato di una polemica che sta dilagando in Francia e in altri paesi, riguardo la “grammatica inclusiva”. Ora io non sono nessuno per dire se sia o meno una polemica di rilievo dal punto di vista umano, ma a me, francamente, fa sorridere! In un mondo viziato dai problemi razziali, dalla crisi economica, dalla povertà che in alcuni paesi ha superato le soglie umane… Sinceramente parlare di “maschile o femminile” quando si tratta l’argomento grammatica mi lascia senza parole.

Io sono un’appassionata di grammatica. Lo sono sempre stata, fin dai tempi della scuola elementare e ad oggi, nonostante scriva milioni di parole, accenti, virgole, verbi e tanto altro, non mi è mai capitato di sentire la necessità di dare una svolta alla grammatica italiana!! Trovo, al contrario, che un italiano appassionato di scrittura, sia più fortunato rispetto ad un inglese che ha a disposizione una quantità minima di vocaboli per suscitare interesse verso ciò che vuole esprimere!

Non sono un’anticonformista (nota bene ho messo l’apostrofo perchè sono una LADY), non sono femminista ( senza l’articolo avrete comunque capito che si tretta di me !) e, sinceramente, come donna ho interesse ad emergere non tanto in una frase grammaticalmente più precisa, ma in una società in cui, talvolta, fatico ancora a sentirmi adeguata!
Comprendo perfettamente la disparità che emerge dalla dominanza del maschile rispetto al femminile. Anche un solo uomo in una frase che include 100 donne riesce ad avere la meglio aggiudicandosi il suo ruolo “dominante” che, con prepotenza, include anche le signore che ne fanno parte. Eppure è così da sempre.

Amici o amiche?

Tempo fa mi è capitato di organizzare una cena tra amiche(solo donne!). Tra queste una “maltese” che parla e scrive discretamente in italiano, ma con la quale ho sempre piacere a comunicare in lingua inglese. Insomma, prendo il telefono e vado sui messaggi. Al momento di scrivere mi rendo conto che una cena solo AMICHE in inglese è tradotta come FRIENDS… Ciò mi fa pensare che forse lei potrebbe venire accompagnata dal marito perchè non le è chiaro il concetto di esclusività femminile! Quindi mi vedo costretta ad aggiungere la parola chiave DONNE (Women) per farle meglio capire che non deve venire con suo marito… Ne risulta che ho dovuto articolare maggiormente la frase per spiegare lo stesso concetto!

Siamo davvero sottomesse dalla grammatica?

Ora non voglio dire che il femminile nella grammatica non sia importante, voglio solo dissociarmi a gran voce da chi ne fa una ragione di vita… Da chi(o dalla quale!) si sente così fortemente discriminata a livello sociale. Il punto è che essere una donna è una cosa che ci mette già in risalto sotto molti punti di vista, quello estetico, quello sensibile, quello umano… Pertanto mi sento più propensa a lavorare sulla difficoltà di affermare altre caratteristiche che contraddistinguono l’universo femminile!
E’ chiaro che la grammatica inclusiva è solo una scusa per sottolineare la “prepotenza sociale” degli uomini. Siamo in un’epoca in cui tutto deve essere semplificato. La comunicazione, ormai quasi unicamente digitale, deve uniformarsi agli standard e non perdersi in sfumature di ordine grammaticale.

Pensiamo alle cose importanti…

E’ sufficiente fare un tour virtuale nei social di successo per accorgersi che la grammatica, quella corretta, è l’ultimo dei problemi che affliggono le persone. Prima di complicare la vita ai bambini che iniziano a scrivere e a leggere, mi preoccuperei di aiutarli a prendere possesso dell’uso dell’ H all’interno di un discorso. Poiché questo suono è muto continua a confondere le persone anche in età adulta e altera non poco l’armonia di molti post sul web…
Quando l’era digitale non aveva ancora un posto così totalitario nella nostra vita, era rara l’occasione di mettere nero su bianco i nostri pensieri. Oggi siamo completamente bersagliati da tastiere, tasti T9 (che ci tradiscono sul più bello), parole di uso internazionale che sono entrate nel nostro linguaggio quotidiano… E infine, ma non meno importante, l’esigenza di scrivere sui social quello che stiamo facendo, come la pensiamo riguardo qualcosa, a che ora andremo in palestra e quanto siamo innamorati/e di chi dorme al nostro fianco… Talvolta allo scopo di attirare l’attenzione di chi dorme a fianco di altri!!!!!
Lo so che sembra una barzelletta… Sto divagando, ma mi rendo conto che maschile o femminile che sia una parola, ciò non cambierà la realtà dei fatti. Se poi si vuole fare di questo argomento una polemica… Che la si faccia, ma io resto della mia -modestissima- idea che noi donne abbiamo altro a cui pensare!! Io mi preoccuperei più di occuparci dei nostri figli che stanno vivendo, anzi crescendo in un’era in cui i valori si identificano attraverso facebook, in una società dove una ragazza si rappresenta attraverso un selfie davanti allo specchio… La scuola non ha più quel ruolo educativo da cui emerge autorità, ma solo è un periodo di transizione tra l’essere giovani e il rimpiangerlo! Educhiamo le nostre figlie femmine a farsi rispettare non solo sui messaggi del cellulare, ma tra i banchi di scuola, nel lavoro, in famiglia! Insegnamo ai nostri figli maschi a dare spazio nella loro vita al rispetto per le donne che incontrano! La grammatica può aspettare… Abbiamo fatto tanti passi per ribaltare alcune convinzioni sociali sulla differenza tra i sessi… Viviamo in un pianeta pieno di problemi e non ha importanza che sesso abbiano… Soprattutto perchè poi ne risulterebbe che gli omosessuali avrebbero da ridire, giustamente, anche loro sulla grammatica!!! E siccome io penso che siamo tutti ESSERI UMANI, uomini, donne, omosessuali, adulti e bambini… Non conta come lo si spiega un concetto, ma conta cosa voglia esprimere!

40 anni

40 anni

40 anni, è autunno. Cadono le foglie dagli alberi… Guardo i miei rami, sono davvero tanti, pieni di pieghe, di nodi, di diramazioni. Le foglie continuano a cadere, ma le radici sono forti. Mi nutro della strada in cui poggio, in cui lascio le impronte degli anni che passano su di me, intorno a me. Il sole filtrato dalla mia chioma scalda i miei pensieri e porta alla luce i miei ricordi.

Chissà quale autunno 40 anni fa mi ha visto nascere… Quale storia mi attendeva… Qualunque destino mi abbia riservato la vita, io ho voluto fare da me… Ho voluto essere quello che più mi piaceva, senza farmi modellare dalle esperienze e senza farmi attraversare dalle storie che non mi appassionavano.

Ho scelto i miei 40 anni cercando di specchiarmi ogni giorno negli occhi delle persone che ho incontrato. Ho sbagliato… Cavolo quante volte ho sbagliato… Ma che bella emozione ho provato a chiedere scusa… Perchè sbagliare è l’effetto dell’esserci… Le persone assenti non sbagliano, perchè esse non agiscono in alcun modo nella nostra esistenza.

E’ arrivato l’autunno…

Adesso è autunno e non oso contare le foglie che ho perso, quelle secche, quelle ancora verdi ma destinate a staccarsi… Vedo sotto di me un tappeto dorato di istanti e persone che adesso non sono al mio fianco. Qualcuna mi manca, ma altre le ho oramai dimenticate in chissà quale degli anelli nel mio tronco!

Poi guardo ai piedi e vedo radici grandi e forti. Sento il peso di un’identità che mi sono scelta perchè mi sembrava quella che più mi rendeva felice! Sento la voce di mio padre che arriva dalla radice più grande e profonda nel terreno… La sento vibrare e lascio che mi sostenga in ogni autunno… Mentre mi faccio più debole al tempo che passa e mi accingo ad entrare in una nuova stagione della mia vita.

Lungo la corteccia il calore degli abbracci di un fratello e di una sorella… La resina ci tiene attaccati l’uno all’altra anche se gli anelli aumentano ed è più difficile abbracciare tutto il tronco!

Non c’è incendio che mi spaventi, perchè nel mio terreno ho fiumi di acqua che accorrono ogni volta che ne ho bisogno! La parte più in ombra del mio busto è protetta dal muschio più verde che esista, ci ho impresso la M di mamma perchè tutti sappiano che c’è qualcuno pronto a difendermi!

E poi rami… Rami a volontà cavolo! Rami attorcigliati l’uno all’altro che mi hanno accompagnato per decenni, per mesi, alcuni solo per poche ore … Sono gli amici! Sono quelle facce che non hanno solo un nome, ma che rappresentano uno scrigno tutto d’oro… Un diario pieno di segreti e di risate stampate nell’anima!  Mi piace da matti ricordare gli istanti che ho vissuto con ognuno di loro… Li ho amati, li ho presi in giro, li ho protetti e, a volte, ho dovuto chiedergli scusa. Ma sono rimasti attaccati e hanno lasciato cadere solo le foglie secche in attesa di germogliare sotto il sole…

Amo sentirmi imperfetta!

Lo so che non sono facile, ma secondo me non sono neanche così complicata! Apro il mio cuore con facilità… Certo ho i miei limiti… Quando qualcosa mi fa soffrire tengo duro, mi faccio carico di ogni difficoltà, ma se decido di mollare… Allora non ci sono più… Non esisto… Mi spengo.

La vita mi ha dato molto, anzi tutto! Non ho avuto tanto delle cose che possiedo, ma la quantità è irrilevante! Avrei voluto un padre fino a 40 anni, ma finchè c’è stato ne ho avuto uno da Guinnes dei Primati!! Non ho avuto tutti i figli che volevo, ma quei due che ho avuto ho la sensazione di averli scelti io!! Ho avuto un uomo accanto che ha saputo stringere la mia mano ogni giorno, senza smettere mai di esserci. L’ho scelto per caso con gli occhi chiusi e il cuore acceso… Ed era lui, era quello giusto… Così le sue radici si sono intrecciate alle mie e abbiamo affrontato insieme ogni temporale… Ogni volta che il sole è tornato a splendere i nostri rami si sono asciugati subito…

La meraviglia della vita…

La vita è la più bella delle invenzioni reali… Ci chiama, ci sceglie, ci insulta… Ci illumina e ci nasconde, ci unisce ad altri, ci separa, ci insegna, ci regala e ci toglie… Insomma ci rende vivi in questo viaggio senza soste… Ci catapulta in ogni nuovo giorno senza farci troppe domande. Cosa sarebbe la vita senza le altre persone? Cosa sarebbe il terreno se le nostre radici non si scontrassero mai contro le rocce, contro le radici di altri alberi accanto a noi? La vita è la più dolce delle sfide!

E adesso coi miei 40 anni so di avere tanta dura corteccia su di me e tanti anelli che mi hanno insegnato molte cose… Non ho più la freschezza dei sentimenti che avevo a 20 anni, ma ho la determinazione di una donna… Che è proprio ciò che mi mancava a metà della mia vita! Il bello è proprio questo… In ogni epoca della nostra esistenza disponiamo di alcune cose e siamo sprovvisti di altre… Se le avessimo tutte nello stesso momento non avrebbe senso gran parte del nostro cammino… Ora mi approccio agli altri con qualche ruga, ma il mio sguardo ha un colore più intenso… Le mie parole seducono perchè hanno un trascorso profondo, le mie mani scaldano di più perchè so cosa vuol dire sentire freddo!

La vita è un’idea. E’ un lampo di genio che ti colpisce nel mezzo di una tempesta e tu torni ad essere capace di credere che arriverà il sole. Ho sprecato numerose giornate inquietandomi per un nulla, ho pensato cose sbagliate, ho pianto lacrime inutili… Ma ho vissuto! La cosa più gratificante è essere arrivata ad un’età in cui qualcuno può imparare qualcosa da me. Posso fornire i miei errori perchè servano da esempio a chi mi sta accanto… Posso ostentare le mie vittorie e lasciare che chi mi ascolta possa godere dei risultati di un trofeo che mi sono guadagnata faticosamente!

Vorrei nominare una ad una le persone che hanno contato molto nella mia vita, quelle che hanno lasciato un segno, una forte impronta sulla mia corteccia! Ho tentato di farlo, sono certa che non avrei dimenticato nessuno, ma poi ho pensato che non serve… Ognuna di queste persone incredibilmente speciali sa di esserci nel mio cuore…

E’ il tempo dei desideri più concreti.

Se dovessi esprimere un desiderio, uno soltanto…  Farei tornare almeno per un attimo mio padre e lo abbraccerei forte da morire. Gli direi ancora una volta grazie per tutto quello che mi ha insegnato il solo stargli accanto, per il suo esempio di umanità e di coraggio! Lo riporterei a mia madre, glielo impacchetterei come un regalo dandole la possibilità di tenerlo stretto ancora una volta a sè…

Ma le mie 40 candele da soffiare non riporteranno in vita mio padre, quindi il mio desiderio è quello di non avere rimpianti… Mai… Di poter guardare negli occhi tutte le persone che incontro perchè la mia dignità non è mai venuta meno, perchè non ho mai smesso di essere coerente con quello in cui credo, con la persona in cui mi identifico. Voglio continuare a vivere la mia vita affrontandola corpo a corpo, senza scappare mai da ciò che mi fa paura… Voglio sentirmi viva ogni giorno, anche quando la noia  cercherà di entrare nella mia quotidianità! Il mio desiderio è di partecipare davvero, non voglio essere una controfigura di me stessa, voglio prendermi tutti gli applausi e anche tutti i fischi, ma non voglio nascondermi mai! Voglio che le persone che mi sono vicine non si stanchino mai di me, nè dei miei pregi nè dei miei lati neri…  Mi piace immaginare che sotto di me, la mia ombra sia un nido in cui rifugiarsi per i miei figli… Per tutti coloro che amo!

A 40 anni so abbastanza cose più di ieri, ho capito che non so dove sto andando, ma so con chi ci voglio andare !

 

 

 

 

 

 

Cullata dal mondo…

Cullata dal mondo… E’ così che voglio vivere… non importa dove, come, ne’ quando… Sentirmi cullata mi fa credere di essere ancora una bambina… Mi sento ancora a caccia di avventure, sospesa tra terra e mare mentre i miei pensieri prendono forma e colore… A dispetto di tutto quel grigiore che la vita non risparmia a nessuno… Contro ogni indelicata tristezza che si scontra con ognuno di noi…

Il mare non mi delude mai… Forse perché so quanto sa essere spietato… Allora me ne frego di essere buona con lui  e lo disprezzo quando mi sfida, ma senza smettere di amarlo nemmeno per un istante!

Quando sento il vento che comincia a soffiare, sottovoce, prima con timidi spifferi, poi senza timore, con audacia… Allora quello è il momento. Sono lì che lo ascolto con paura, ma con quella paura che crea eccitazione, brividi e passione… Vedo la superficie del mare che comincia ad incresparsi e mi piace illudermi di poter prevedere le sue prossime mosse… Anche se non ne sono ancora capace e, probabilmente, non ne sarò capace mai! Eppure ci credo, faccio le mie “cattive” previsioni e intanto guardo il mio comandante sperando di leggere nei suoi occhi che, come sempre, è tutto sotto controllo!

Ma il mare non è mai sotto controllo… Ti fa credere di saperci fare con lui, un pò come facciamo noi donne quando un uomo ci guarda negli occhi… Lui non lo sa che quell’infinito non lo conoscerà mai davvero tutto… Che è solo nostro e non gli apparterra’mai completamente! Per questo amo il mare e amo il vento, perché più mi sembra che mi appartengano e più li sento lontani. Sono come donne che non parlano, come il buio, ci puoi vedere quello che vuoi dentro, ma non riuscirai mai a vedere davvero tutto!

Sono contenta di essere una donna… Almeno so che esistono dei confini che non si possono mai valicare. Mi sento fragile e allo stesso tempo invincibile perché riconosco la mia fragilità ❤. Voglio vivere cullata dal mondo, dalle onde che battono contro le mie certezze e mi ricordano che sono nulla su questo pianeta, ma posso lasciare comunque l’impronta della passione con cui vivo!

Un regalo diverso…!

Vorrei che il mio regalo fosse diverso… Vorrei che non avesse lo stesso colore di tutti gli altri… Che fosse qualcosa che appartiene solo a noi…

I nostri ricordi… Le nostre parole dette ridendo, le stelle che brillavano ogni volta nei nostri occhi… La vita… Quella che sta dentro al nostro passato in mezzo ad un mucchio di fotografie dove restano impressi i nostri ricordi più speciali.

La famiglia… Due sorelle… Un legame speciale che non si spezza, non si piega… Che si modella al tempo che corre veloce senza mai sbiadire sotto il sole… Coperto da cumuli di polvere e di momenti bui, ma sempre pronto a rispolverarsi… Anche solo con un sorriso… Il tuo… Il mio…

Perchè la vita non fa mai paura quando hai una sorella… Un abbraccio sempre sincero in cui rifugiarti… Uno sguardo da incrociare senza bisogno di spiegare perchè hai sbagliato! Una luna che si riflette sul mare, sul mio mare mai calmo, sempre in movimento… Ma la luna lo insegue sempre, con la sua scia luminosa, con la sua presenza insindacabile! E tu sei sempre stata la mia luna. Il mio cerchio perfetto. L’unica capace di fare luce sulle cose importanti e mettere in ombra i cattivi pensieri…

Quante risate. La perfezione del tuo essere rimasta come una bambina… La leggerezza del mio essere stata sempre senza schemi… Il tutto unito da un laccio forte e stretto che ci ha tenuto vicine con la nostra diversità e i nostri principi nati dalla stessa famiglia!

Certe volte penso a te e mi viene voglia di fare una sorella a Viola! Mi viene voglia di farle un dono così speciale da non poterne fare più a meno. Ci sono segreti che non ti dirò mai, ma ci sono segreti che ho detto solo a te. Ho sempre pensato di doverti proteggere, un pò come faceva papà che ti vedeva così fragile e bisognosa di amore. A volte mi sono sentita tua sorella maggiore e altre volte ho pensato che tu fossi come un’altra mamma per me! Per questo ci compensiamo da sempre… Dove non arriva la mia stabilità c’è il tuo sorriso sicuro ed esempio di serenità… Poi quando è il tuo momento cupo solo io so dove devo cliccare per far accendere nel tuo cuore quella leggerezza che a volte ti manca…Sì, perchè la vita deve essere anche semplice, e mentre tu mi insegni a guidare la mia sui binari dandomi la magnifica illusione che si possa trovare la rotta definitiva… Io ti aiuto a non avere sempre paura di deragliare… E tu scopri che perdere il controllo, a volte, non è male!

Oggi non sono stata con te per il tuo compleanno, non sono venuta a bussare alla tua porta… Ma adesso voglio bussare al tuo cuore e dirti che ti adoro e che non ci sarà mai pioggia che non sarò pronta ad asciugare su di te… E non ci sarà mai silenzio tra noi, magari parole dolci o rimproveri, ma mai silenzio!! Perchè tu sarai sempre LA MIA MIGLIORE AMICA…

 

Navigare in sicurezza… Il pericolo è in agguato!

sicurezza in mare

Il 23 ottobre scorso è finito in mare il comandante di un’imbarcazione a vela. L’equipaggio, formato da 5 persone, era diretto a Gibilterra per una regata.

A causa del mare in burrasca e del vento notevolmente teso, l’uomo, quasi sessantenne, ha deciso di invertire la rotta e rinunciare al viaggio. Sfortunatamente, durante le manovre,  è balzato in acqua spinto dalla forza di un’onda.

Il comandante non era assicurato all’imbarcazione e questa leggerezza gli è costata SOLO un grande spavento, perchè è riuscito a mettersi in salvo grazie alle capacità e alla prontezza degli altri componenti dell’equipaggio che lo hanno riportato a bordo. Nel frattempo erano intervenuti i soccorsi che hanno fornito assistenza, concludendo a lieto fine un’avventura che poteva costare la vita a qualcuno!

Mai sottovalutare il mare…

Il mare è un grande nemico quando lo si sfida. Non bisogna mai abbassare la guardia di fronte agli eventi e alle condizioni metereologiche. Senza dubbio l’uomo aveva a disposizione la sua esperienza e il suo buon senso che lo hanno fatto retrocedere dalla sua marcia, ma questo non è stato sufficiente per evitare il pericolo!

Ricordo le mie prime navigazioni lunghe, le notturne, le traversate in cui non ero ancora “nemica” del mare… Non lo conoscevo ed ero convinta di esserne parte, di averlo a disposizione per goderne e per farne tesoro nelle mie avventure… Ma poi ho cominciato a capire che non lo si capisce mai veramente, più lo conoscevo e più lo sentivo un estraneo! Ho imparato che le onde possono cullare , ma possono anche scuotere… Ho scoperto che quando è arrabbiato non si ferma davanti a niente… E’ capace di tirar giù quintali di roccia come “Azure Window” con una tale cattiveria da lasciar senza parole chiunque… Il mare, a mio avviso, è uno dei più grandi detentori di forza e di irruenza!

Ho sposato il mare durante una traversata!

Durante la mia prima traversata nel Mediterraneo chiesi a mio marito il perchè della cima che lo teneva attaccato alla barca… Cima che mi passò quando si riposò per un pò dandomi l’illusione di essere il suo vice davanti al pilota automatico, il radar e la sua “veglia” ad occhi chiusi!! In realtà lui non si stava perdendo nulla di quella mezz’ora di riposo, ma io ero presente, attiva e fortemente emozionata. Quando gli domandai perchè ero assicurata alla barca con una radio stagna al polso, lui mi disse che se fossi caduta in acqua in sua assenza sarebbe stato un grande problema individuarmi e mettermi in salvo.

Il mare era calmissimo quella notte, ma capii, per la prima volta, che non serviva un’onda per perdere il controllo, anche in totale assenza di pericoli in vista, il mare può fare davvero male!

Forse perchè non amo le cose semplici ho iniziato ad amare il mare. Il mare mi ha stregato da sempre, ma solcarlo è stato il mio vero matrimonio con esso!

Puoi tuffarti mille volte nel mare aperto, puoi viverlo  con l’adrenalina quanto ti piace, ma se cadi, se è lui che ti prende e non tu che vai da lui, non è la stessa cosa…

Cadere in mare è già di per sé un momento di panico da gestire, se poi ci sono onde, vento e assenza di luce naturale, tutto diventa più complicato da gestire. Se poi a cadere è il comandante è ancora più grave!  Navigare in sicurezza è pensare sempre a ciò che può accadere e alle conseguenze. Con il cuore prendiamoci tutte le onde che vogliamo e il vento che ci spettina i capelli… Ma facciamolo sempre con la mente accesa!

 

Se vuoi sapere altro su AzureWindow leggi qui… Addio per sempre Azure Window

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