Gaggo pensò che era stato proprio un dolce pensiero quello del suo papà… Gli aveva comperato una nuova maschera per le sue consuete escursioni a pelo d’acqua e, stavolta, non c’era attaccato il solito boccaio ricurvo… Ce n’era uno molto strano e con un’estremità piuttosto curiosa!
In principio il bambino si mostrò come sempre un pò titubante nel provare qualcosa di nuovo… Ma quando il suo papà riuscì a convincerlo, Gaggo non esitò ancora a tuffarsi in quel mare splendido col suo nuovo boccaio blu!
L’inizio di una nuova avventura…
Dopo qualche pinneggiata verso il basso, il piccolo nuotatore cominciò a rendersi conto che dal suo nuovo “arnese” non entrava acqua come tutte le altre volte che aveva usato un boccaio… Come per incanto si era chiuso e sembrava contenere tanta aria da permettergli di restare a fondo come un vero sub…
Era davvero incredibile! Lo snorkeling era diventato più facile che mai… E mentre il giovane esploratore si dirigeva verso la scogliera, si accorse di un piccolo esserino che nuotava sotto di lui…
Aveva due strani occhi a forma di palla e una pinna sul dorso simile ad una farfalla… Non era né un pesce, né un granchio, nè un mollusco… Insomma era un animale che Gaggo non aveva mai visto prima e che lo incuriosiva davvero molto. I colori sgargianti di quel piccolo “non so che” erano davvero molto belli e lo invogliavano a continuare a seguire quel grazioso animaletto del mare.
Gaggo approfittando delle riserve magiche del suo boccaio riuscì a seguire l’animaletto pieno di colori fino ad una fessura nella roccia sommersa e pensò che fosse la sua tana. Ma quando appoggiò la sua grande maschera a quel buco nero, vide un mondo del quale subito si innamorò… Era un mondo davvero fantastico e quei suoi occhioni color nocciola brillavano più delle stelle mentre osservavano tutti quei colori…
E proprio in quel preciso istante uno di quegli esserini si diresse verso il ragazzino e lo incoraggiò ad entrare attraverso un’altra fessura, molto più grande, posta un pò più giù sulla scogliera emersa. Gaggo scoprì che quei magnifici “non so che” erano i restauratori del mare… Mandati dal cielo per ristabilire l’equilibrio marino e rafforzare tutte le specie a rischio di estinzione! Era come un ospedale sotto il mare… C’erano ricoverati delfini storditi dall’inquinamento… Tartarughe ferite dai motoscafi… E tanti altri abitanti del mare…
E’ ora di rientrare alla base!
Improvvisamente Gaggo sentì che l’aria all’interno del boccaio stava per esaurirsi, quindi si affrettò a raggiungere l’uscita di quella grande grotta per tornare in superficie dove, con estrema agitazione, lo attendeva il suo papà… Incredulo di quanti minuti fossero trascorsi dall’inizio di quella sorta di immersione!
Quando il bambino raggiunse il mondo esterno era così emozionato che non riusciva a raccontare al suo papà quanto aveva visto nel mare… Con grande affanno spiattellò ogni dettaglio di quell’esperienza ai suoi genitori e si sentì un privilegiato ad aver incontrato quell’esserino variopinto… Perciò non fece che ringraziare il suo papà per quell’oggetto che lo aveva reso il protagonista di un’avventura pazzesca!!!!