Al di là del muro che ho nella mente!

C’è un modo per veder oltre i confini della nostra mente….

Non si studia sui libri, nessuno sa dirti quando è il momento. Arriva un giorno nella vita in cui capisci che oltre non puoi andare, che solo saltando il muro puoi allargare l’orizzonte e vedere cosa ti aspetta!

Cresciamo con le nostre convinzioni, con i nostri standard da cui facciamo fatica a staccarci. Siamo piccole menti in continuo movimento verso il futuro, verso il punto di arrivo… Ma non ci discostiamo mai dal punto di partenza!

Chi lo ha detto che non si può cambiare? Si può, si deve a volte. Non importa se non si hanno tutte le certezze necessarie per decidere, bisogna accettare l’incognita e non temerla. E poi si può sbagliare, tornare sui propri passi, ricominciare da dove ci si era fermati…

La vita è fatta anche di pause… Di momenti di riflessione e di decisioni importanti che cambiano il corso delle cose e ci cambiano dentro. Se poi si torna indietro non si è più gli stessi, le esperienze ci modellano e ci educano alla vita e noi abbiamo il dovere di prendere ogni insegnamento che queste ci offrono.

Lo so che non è facile. Quando guardo intorno a me vedo una realtà parallela alle mie radici. Mi soffermo a pensare e vedo i miei figli proiettati verso un futuro che ho messo davanti al loro cammino senza porgli troppe domande! Penso che questa esperienza sia un dono per loro, per la loro vita. Li ho messi a piedi nudi su di un prato e ho cosparso il sentiero di sassolini appuntiti… Ma quando arriveranno dove vogliono andare, i loro piedi saranno abbastanza forti da sostenerli in qualunque difficoltà. Solo allora si accorgeranno di aver fatto tanta strada senza indossare le scarpe!

La paura di sbagliare.

Certe volte penso… ” E se avessi sbagliato?” … Non esistono esperienze sbagliate se non quella di drogarsi o fare del male a qualcuno.

Sentir parlare i miei figli in inglese non può essere un errore. Ogni volta che li vedo interagire con i loro coetanei provo una sensazione di serenità. Intorno a loro ci sono esperienze diverse, trascorsi variegati, lingue e tradizioni completamente  opposte alle nostre… Eppure mi piace osservarli nella loro incoscienza che non dà alcuna attenzione a ciò che è apparentemente diverso! Loro vivono la vita senza vedere quel muro che noi adulti a volte non riusciamo a scavalcare. Loro non sentono la necessità di capire ogni cosa e di darle un significato… Non ha importanza se hanno a disposizione un vocabolario con la metà delle parole che vorrebbero… Quello che mi piace di più è vedere che la parola giusta la trovano sempre… Perchè nasce spontaneamente dal loro cuore e arriva al cuore di chi li sta ascoltando. E quando la parola giusta proprio non vuole uscire, i loro sorrisi e le loro mani verso gli altri sono la risposta migliore a qualunque domanda che gli venga posta!

Chi lo ha detto che i fiori sono quelli che non hanno spine? Quelli con i petali vellutati e il nettare a portata di mano? I fiori sono anche quelli che fuori pungono, ma dentro sono succosi… Anche un cactus ha i suoi meravigliosi fiori, ma coglierli non è affatto facile! Ho conosciuto poco mio suocero, ma ricordo che diceva sempre che le cose difficili sono le più belle… Beh, aveva ragione! Io di una margherita che si appassisce non me ne faccio niente… Voglio arrampicarmi cavolo… E prendere il fiore in cima al cactus… Quello sì che starà bene nel mio vaso!

La mia casa non ha pareti, guardo intorno a me e abito nel mondo!

 

In ogni muro c’è una finestra da spalancare…

Tu e i tuoi silenzi pieni di parole. La tua presenza impalpabile che sa tenere stretto il cuore più di una mano… Tu e la tua ironia irresistibile a tanti.

Con te ho imparato che le parole non servono e che si può stare vicini senza dirsi niente di impegnativo lasciando che siano i nostri occhi a parlare per noi.

Ti guardo e so che papà oggi sarebbe fiero dell’uomo che sei diventato e delle scelte che hai fatto. Ti osservo e so che tu ci sei anche se non lo sai dire… Il bene tra fratelli è una cosa che sta scritta nell’anima. Non c’è bisogno di esprimerlo con le parole, ma è già scritto e già letto, sta in ogni istante condiviso.

Stamattina il sole sulla poppa scaldava il mio viso mentre bevevo il mio caffè e non avevo altre tazze da riempire. In un istante la mia casa era vuota, ma il mio cuore no, quello adesso ha qualcosa in più da conservare.

Ed io, così diversa da te, ho bisogno di scrivere e di esprimere quello che sento… Ma questo non significa che sia più forte di quello che non viene detto. Il tuo abbraccio è ancora intorno a me e non te lo sei portato via col tuo aereo all’alba di stamattina. Il tuo sguardo dietro gli occhiali da sole si è poggiato sul mio cuore e adesso è lì che dorme, ed io lo sento mentre penso a te e alle nostre risate! 

Ti aspetto…

Sono qui che ti aspetto davanti ad un immenso mare blu che da oggi è custode di altri cari ricordi per me! Sono qui che ti penso a piedi nudi in questa mia vita talvolta anormale, ma mai senza senso… Io cammino e sento mani che mi tengono ad ogni passo… Guardo dritto al cielo e so che il mio sguardo forma un angolo retto con il vostro e il vertice ha lo stesso sguardo pieno di gioia di quando ci teneva per mano…

La vita ci ha insegnato che spesso ci si trova davanti muri insormontabili, ma con dedizione e coraggio si può sempre trovare la finestra magica da aprire, da spalancare senza paura!

Io dietro al muro ci trovo sempre un pò di mare a consolarmi… Non mi spaventa quello che c’è dietro, perchè so che mentre apro, al mio fianco, ci sono tutte le persone che amo!

Copyright Ⓒ 2024 Valentina Maini. All rights reserved. | Powered by Gavilab