Pensieri

julia pensieri

Julia. Non ti ho conosciuta e non conosco i tuoi familiari.
Sono madre e questo è già molto perché io mi senta vicina alla vostra terribile tragedia.
Provo a cercare delle parole, ma non riesco a trovarle in nessuno dei miei cassetti. Nulla… Niente che io possa dire di fronte alla tua morte così assurda.
Il rumore del traffico stamattina riempie il silenzio di quel cortile, ma non cessa di gridare l’ingiustizia.
Un genitore lo sa… Sa quale indescrivibile amore lega un padre e una madre ai propri figli. Certo, io non sono capace di provare ciò che i tuoi genitori provano adesso e forse non ne ho nemmeno il coraggio. Mi sento quasi in colpa per non avere la forza di mettermi nei loro panni neanche per un attimo… Il loro infinito vuoto è una cosa che fa così paura a chiunque….

Chissà se davvero tu puoi sentire. Se puoi ascoltare il loro pianto…
La speranza è che tu sia in un posto davvero migliore come ci insegnano fin da piccoli.
Ma il dolore di una madre e di un padre…. Quello di una sorella, di un fratello, di un nonno… Quello non si arresta. Credo si insinui in ogni piega del corpo e dell’anima di ciascuno di loro per non abbandonarli più. Una ferita invisibile, sotto la pelle, che solo i loro occhi saranno per sempre incapaci di nascondere.

Vorrei poter dire o fare qualcosa per alleviare l’immenso dolore che provano. So che né io né nessun altro possiamo farlo.
La perdita di un figlio è l’unica cosa che non può essere nemmeno lontanamente scolorita dal cuore di un genitore.
So che non eri figlia unica. Ora mi viene solo da pensare che tua mamma e tuo papà troveranno la strada per continuare il loro cammino con i loro figli accanto. Non guariranno, non torneranno ad essere come prima, ma dovranno farlo perché è la vita stessa che glielo chiede.

L’amore è la forza più incredibile della vita.
L’amore può tenere in piedi le anime più fragili e i cuori più feriti.
Un genitore ha un dovere più forte di tutte le debolezze della vita: deve andare avanti e dare coraggio ai propri figli, anche con una cicatrice come questa da sopportare.
Penso a questa madre che avrà bisogno di lasciarsi andare al suo dolore senza opporsi e ad un padre che, come tale, farà da muro al pianto dei suoi cari, tenendo in cuor suo, in pausa, il suo grido di dolore.
Penso a come sarà la loro vita e come potranno rialzarsi. Con le loro irreparabili fratture sostenute dalla loro forza di dovere.

Julia. Il tuo nome rimbomba come un terremoto in questa strada. Guardo la tua foto e provo ad immaginare chi eri, cosa facevi, come sorridevi alla tua vita di giovane donna.
Quante cose dovevi ancora fare e quanti sogni si sono spenti insieme a te.

Se il Paradiso esiste che possa davvero essere il posto che dicono… Che tu possa vivere davvero serena lasciando questo mondo nelle incertezze e la tua famiglia nel dolore… Affinché possano soffrire della tua mancanza, pensando però che tu sia davvero la più bella delle stelle di tutto l’universo… Felice x sempre!

Malta al tempo del Coronavirus

malta coronavirus

17 marzo 2020 al tempo del Coronavirus

Siamo a circa 38 casi. A Malta non ci sono ancora obblighi riguardo lo stare a casa.
Se non sei un soggetto a rischio ( secondo le nuove norme del caso sei a rischio se sei stato all’estero) non devi osservare la quarantena.

Le scuole sono chiuse da venerdi scorso ( venerdì 13 per chi fosse superstizioso), ma io e mio marito, per una volta, ci siamo sentiti più vicini alle norme italiane e abbiamo deciso di non avere più rapporti sociali già da dieci giorni.
Ci siamo resi conto che ognuno, compresi noi che non siamo stati in Italia di recente, siamo potenziali untori che possono contagiare o essere contagiati.

Ci siamo resi conto che prendere il problema Coronavirus alla leggera ci avrebbe fatto fare lo stesso iter dell’Italia e così abbiamo giocato d’anticipo.
Niente scuola, niente sport e i nostri computer accesi h24 per continuare a svolgere il nostro lavoro.

La verità è che il Coronavirus esiste

Non sono nessuno e non ho le competenze per stabilire se il Coronavirus sia una semplice influenza stagionale.
Non sono così esperta di politica estera da fare supposizioni molto più grandi di me…Sono una donna e prima di tutto una madre al tempo del Coronavirus, preoccupata per la propria famiglia.
Non voglio rischiare di trovarmi nella situazione di avere uno dei miei cari in un reparto d’ospedale blindato con un respiratore attaccato senza potergli stare vicino.
Vivo già con estremo dolore la lontananza dalle nostre famiglie a Roma con il pensiero fisso di non poter fare nulla se accadesse loro qualcosa.
Mi consolo pensando che anche se fossi in Italia non potrei incontrarli.

Come dicevo all’inizio a Malta non c’è, a parer mio non ancora, il divieto di uscire di casa per fare una passeggiata. Oggi mi sono concessa due cuffie e un telefono carico per allontanarmi dal centro abitato e fare una passeggiata.
Mi sentivo un pò un alieno, una sorta di mummia resuscitata in un altro secolo.
Nella prima parte della passeggiata ho incontrato gente “normale”. Gente che entra sorridente nel supermarket, che chiacchiera al portone… Gente senza troppa paura. Non ho la stessa percezione che mi arriva dall’Italia, dove il supermercato è pericoloso quasi quanto un quartiere malfamato in piena notte! Per ora i supermercati di Malta sono nella fase 1… quella in cui si fa la corsa a chi riempie prima il carrello!

Man mano che acceleravo il ritmo, la mia passeggiata aveva un sapore diverso. Ho goduto dei benefici del vivere su un’isola grande poco più di uno scoglio.
Quel poco verde che copre le terra di Malta mi ha accompagnato con un po’ di ossigeno durante il mio passo veloce.

Niente corsa. Niente fretta.
Un’ora del mio tempo per pensare e concentrarmi sul futuro.

La ruota è ferma

Durante Il giorno mi scambio qualche messaggio con le amiche e ci confrontiamo un po’.
Siamo tutte preoccupate per la salute dei nostri cari, ma anche per ciò che ci riserva il futuro.
Il mondo é in crisi… Chi più e chi meno. Ogni stato sta vivendo la sua fase di astenia dalla ruota inarrestabile dell’economia mondiale.
Eppure la ruota ha smesso di girare.
Negozi chiusi, ristoranti chiusi, no alle scuole, ai luoghi di aggregazione… No alla vita sociale e al conseguente circolo della moneta.
Un po come il #freeze” del Grande Fratello. Tutto in stand by in attesa di nuove disposizioni.
Ma qui non c’è la D’Urso, qui ci sono interessi grandi in gioco e le nomination potrebbero modificare fortemente il profilo economico di un Paese.

La gente… Noi… Siamo costretti ad adeguarci ad una situazione impellente che non ci concede il tempo di pensare, né quello di decidere.
Dobbiamo mettere in pausa ogni attività per aspettare il giorno della ripresa.

E quando sarà? Quanto durerà?
Quando guardo un film su Netflix mi sembra già strano, dopo 10 giorni, vedere gente che si stringe la mano, che si abbraccia…

Forse é come quel film che mio figlio guardava da bambino e che mi metteva tanta angoscia… Sì quel film con la terra abbandonata priva di vita… Wallie…
Quello mi fece più impressione di quelli per noi adulti, perché rendeva l’idea della catastrofe in modo semplice, a prova di bambino.

Il silenzio sulla terra era così assordante che persino mio figlio, che all’epoca forse aveva cinque anni, riusciva a sentirlo chiaramente.

Ma il silenzio ora è nelle strade delle nostre città. La gente si affaccia dai balconi in cerca di un like fatto di carne ed ossa… Un applauso, un inno, un coro… Forse adesso che i social sono l’unico sfogo consentito non ci bastano più… C’è bisogno di normalità. Abbiamo voglia di salutare il vicino, di fare le file alla posta e di innervosirci nel traffico. La nostra quotidianità non si esprime con un like o con un meme che ironizza sul Coronavirus. La condivisione di una battuta è un modo per affrontare le restrizioni con un sorriso che nasconde paure, tensioni e preoccupazione.

Incontri ravvicinati al tempo del Coronavirus

Durante la mia passeggiata ho incontrato pochissime anime. Ero in aperta campagna e intorno a me c’era lo stesso silenzio della città… Ma era pulito… Sapeva di pulito e l’ho respirato a pieni polmoni come non avevo mai fatto… Mi sembrava prezioso come oro e ho pensato che magari, tra qualche giorno, sarebbe stato solo un sogno impossibile da realizzare.

Ad un tratto ho incontrato due donne della mia età credo. Una era sul ciglio destro della strada e l’altra sul sinistro, il mio stesso lato. Man mano che avanzavo sentivo la necessità di non arrivarle faccia a faccia e, quando mancava poco, ho approfittato dell’assenza di automobili per mettermi al cento della strada. Siamo entrambe scoppiate in una risata spontanea e “aggregante”. Dopo che ci siamo superate, con un inglese nordico si sono voltate e mi hanno detto che anche tra loro erano a distanza pur essendo amiche!

L’amicizia a distanza

Sì… Che belle le camminate con le amiche. Adesso che ci penso sarebbe bello se sabato sera andassimo a cena insieme. Una cosa così normale adesso è diventata un diversivo. Ma se teniamo duro presto avremo modo di recuperare.

Perché siamo solo in pausa e non dobbiamo fare altro che attendere. In fondo ci è stato chiesto di stare in casa con le nostre famiglie e non è la fine del mondo. Ci è stato imposto di uscire solo per le necessità e ci siamo accorti che l’unica vera necessità è mangiare, almeno finché la salute ci assiste.

Il mare mi ha preparato al Coronavirus

Ancora una volta devo molto al mare. Il mare, le lunghe navigazioni mi hanno insegnato molto. So fare buone scorte di cibo e gestirle per le traversate, so stare in uno spazio ristretto e convivere con amici e familiari per molti giorni… E infine so trovare il tempo per pensare e per tenere impegnati i miei figli in un gioco da tavola che chiamo “famiglia”. Questo non significa che non ho mai voglia di uscire, di tuffarmi nel mare e sentire solo il rumore dei miei pensieri… Ma significa che ho imparato ad aspettare… Ad aspettare di vedere terra!

Penso a chi è solo, a chi non può andare a fare la spesa e ha bisogno degli altri per vivere. Ci lamentiamo dello stare a casa e siamo costretti a convivere 24 ore al giorno con gli umori di ognuno, ma non sappiamo cosa sia la solitudine.

Mi sento così sciocca a volte a pensare alle cose futili… Spesso trovo scontate molte cose, ma in realtà non è così.

La merenda… L’appuntamento sull’agenda!

Al tempo del Coronavirus non è più scontato nulla. Persino la merenda diventa un momento tanto atteso in cui sedersi tutti alla stessa ora a tavola… Perchè senza appuntamenti abbiamo tutti tempo per fare merenda alla stessa ora!

Il tempo si è fermato, ma la testa no. Al posto del tempo… Dei minuti che battono a ritmo costante, adesso c’è il cuore che batte. O meglio… Batteva anche prima, ma non riuscivamo più a sentirlo.

Questo è il mio scorcio di vita al tempo del Coronavirus. Ho preso il toro per le corna e ho deciso io quale pensiero ascoltare. Non mi piace fare le cose per forza, mi piace scegliere cosa fare e per questo #IoRestoaCasa … Anche lontana dall’Italia io resto a casa!

Babbo Natale… Torna da noi!!!

Babbo Natale… L’uomo col pancione e l’abito rosso che resta nel cuore di ognuno di noi per sempre. Lui è il simbolo della voglia di credere in ciò che ci piace, è la speranza di trovare sempre una piacevole sorpresa che non ci abbandona mai… Nemmeno da adulti!

Credere a Babbo Natale è un pò una scelta e un pò una necessità. Tutti noi, non solo i bambini, abbiamo bisogno di credere ad una favola, ad una gioia impalpabile! Il mio Santa Claus sono i miei figli, con la loro voglia di scoprire la vita. Grazie a loro riesco ancora a sentire l’atmosfera di questa festa che conserva ancora un pò del sapore di quando ero io la bambina! Loro mi insegnano ogni giorno a “sognare”. La loro purezza mi indica sempre la strada migliore per me, che è la voglia di credere che domani sia sempre migliore.

Non si può vivere pensando che tutto sia sbagliato, che le persone siano sbagliate e che il nostro modo di vivere lo sia! Si Fanno molti errori e Babbo Natale lo sa… Ma ci perdona sempre. Dentro di noi dobbiamo sempre cercare quel simbolo che prima era l’uomo grosso con la barba bianca e adesso è un sorriso di qualcuno che amiamo, un messaggio pieno di amore che conserviamo nel telefono!

La paura di deludere Babbo Natale…

Sono stata una brava bambina a mio modo. Ero affettuosa, spontanea e altruista… E anche quando facevo la birichina non mi preoccupavo mai che Babbo Natale non mi portasse i doni, perchè ero una che si perdonava da sé!

Ma l’idea che lui mi vedesse e che ne restasse deluso mi faceva sempre  impegnare ad essere migliore! Per questo penso che dopo  di lui bisogna credere in qualcos’altro che ci aiuti ad impegnarci, ad essere migliori per non deludere. Perchè “deludere” è la peggiore delle azioni. E’ un verbo silente, apparentemente inattivo, ma forte come un fulmine quando arriva sul cuore di qualcuno.  Si delude più facilmente quando si è altruisti. Questo sembra quasi un controsenso, ma in realtà è proprio così! Io ad esempio valuto il bene degli altri per me in proporzione alla loro paura di deludermi e di ferirmi.

Se avverto che qualcuno non teme l’idea di perdermi valuto che il suo bene non è abbastanza per me. Non ho la presunzione che tutti debbano amarmi alla follia… Al contario devono essere pochi altrimenti non potrei “gestire” tutto questo amore! Penso, però, che non esista amore che non è accompagnato dalla paura di ferire o perdere la persona amata.

L’affetto che si dona deve avere cura di chi lo riceve e non deve essere fine a se stesso. Si ama tanto nella vita, ma ci si dimentica spesso che l’amore non va detto, non va spiegato, va donato. Babbo Natale lascia i suoi doni sotto l’albero senza spiegarci nulla. Quei dono non sono il valore di ciò che ha pagato, ma sono il frutto di un amore senza se e senza ma. Non importa se sei birichino, se a volte hai detto bugie… L’uomo col cappello rosso ti ama comunque. Questo amore che si dona senza spiegarsi è amore puro e dura per tutta la vita.cappello babbo natale

Io ci credo a Babbo Natale…

 

Credere da adulti a Babbo Natale è una scelta, null’altro che una scelta ponderata. Certamente essere concreti, con i piedi ben piantati sulla terra e le idee poco confuse è essenziale al giorno d’oggi… Ma non dimentichiamoci di quel bambino che è rimasto in noi, che ancora oggi si ferma a sognare ad occhi aperti davanti ad un tramonto. Babbo Natale esiste… Esiste nel cuore di chi ha ancora tanta voglia di credere nel futuro. Se lo abbiamo dimenticato sotto l’albero dei nostri ricordi, non dobbiamo fare altro che riportarlo alla luce fermandoci per un attimo, allontanando lo stress, il lavoro e i problemi… E pensando che chi ci ama è pronto a farci un dono senza se e senza ma… Quel dono che si chiama amore….

Scopri cosa ti piace dei maltesi…

Oggi gioco a carte scoperte! Ho deciso che Malta mi piace proprio un sacco… Magari sarà pure un cavolo di scoglio pieno di “scoglionati”, ma a me quest’isola comincia proprio a piacere !

Mi piace il fatto che qui sono senza passato… O meglio io un passato ce l’ho, ma non qui! E’ un po’ come nascere da adulti, scelgo io quali esperienze fare per formarmi, per plasmarmi in questo Paese!

Molti dicono che i maltesi sono troppo conservatori, che stanno indietro, che sono isolani… Beh, tutto vero direi, ma chi lo ha detto che questi sono difetti??

I maltesi sono chiusi, ma vi siete mai chiesti perchè dovrebbero aprirsi al resto del mondo, alle culture, a noi italiani? Guardando che fine abbiamo fatto noi nel nostro Paese penso proprio che facciano bene i maltesi a restare delle loro idee e con le loro tradizioni! Spesso essere troppo aperti non ci permette di conservare ciò che ci appartiene…

Stanno tanto indietro a noi, ma sono un popolo felice… Questo mi fa pensare che essere molto avanti è un’arma a doppio taglio con cui noi ci siamo feriti tante volte in Italia!

A Roma non mi mancava proprio nulla! Avevo a disposizione una delle più belle città del mondo, piena di cultura, multirazziale, tempestata di divertimenti e di bei posti da frequentare. Ma di Roma mi manca solo una cosa: la mia famiglia.

Per quanto scoglio sia Malta io qui ci trovo un sacco di cose da fare, considerando la grandezza del territorio non manca quasi niente, soprattutto perchè alla fine quello che conta è stare bene con noi  stessi, dove non cambia molto!

Da quando sono qui mi vengono spesso a trovare amici, parenti dall’Italia. Ogni mese, a volte ogni settimana. Quando ero in Italia non avevo tempo di frequentare nessuno. Sapevo che erano tutti ad un passo da me e rimandavo. La vita mi stava assorbendo, il lavoro, la famiglia, gli impegni, mi prendevano tutta la giornata e rimandavo sempre tutto a domani…

Mdina- Città del Silenzio
Mdina- Città del Silenzio

Qui non lo faccio… Qui domani è oggi! E quando scende mia madre dall’aereo io mi prendo più tempo che posso per starci insieme perchè domani parte e non posso più farlo!

Cavolo se la vita è strana! Mi ritrovo a far vedere Mdina ai miei amici in visita turistica e non ho mai portato mio figlio al Colosseo! Eppure ragazzi, il Colosseo è tanta roba !! Ma quando ci passavo davanti nemmeno lo guardavo perchè il vigile mi stava prendendo la targa nel traffico, o se ero a piedi dovevo stare attenta ai borsegiatori e mi guardavo le spalle!! La verità è che se fossimo stati anche noi italiani un pò più conservatori e retrogradi, forse adesso ci sentiremmo ancora a casa nelle nostre città di origine!

Ognuno di noi e’ arrivato qui a Malta con delle aspettative, con dei sogni, con esigenze differenti. La nostra avventura è stata animata dal desiderio di qualcosa di diverso da quello che avevamo prima! Non siamo dei privilegiati, per trovare cio’ che cercavamo ci siamo rimessi in discussione e non siamo rimasti a guardare il panorama da dietro al finestrino. Siamo scesi in campo a tirare un calcio al pallone!

Ho un sacco di momenti di malinconia. Certe volte cammino per la strada e, all’improvviso, mi viene da pensare che cavolo sto a farci io qui… Poi quando escono i miei figli da scuola mi piace l’aria che si respira in quel cortile… Mamme che pensano a fare le mamme senza sindacare su quello che fanno maestre, bidelle, e tutti gli altri!

Non sono mai stata una che si preoccupa di ciò che pensano gli altri. Se sai di fare bene o di mettercela comunque tutta per migliorare, non serve guardare gli altri.

Noi italiani siamo capaci di affrontare grandi cambiamenti e dopo aver accettato “il diverso” in casa nostra, possiamo vivere il diverso di Malta e apprezzarlo! E’ una grande opportunità godere di quello che abbiamo a disposizione!

Sembrerà strano, ma a me piace pure vedere che alla recita di Natale i genitori maltesi si vestono eleganti! Cavolo… La recita di Natale non è una cosa da poco… Non dobbiamo lamentarci perchè ci ruba del tempo per altre cose più o meno importanti, perchè tutte le cose che facciamo durante il giorno noi le facciamo per i nostri figli. Lavoriamo, pensiamo alla casa, prepariamo da mangiare, facciamo tutto per loro. Dunque loro devono essere al primo posto, al centro dell’agenda. Ovviamente non dobbiamo fare l’impossibile per essere alla recita, ma se ci andiamo quello è davvero un buon momento per vestirci eleganti! Questo è solo un piccolo esempio di come i maltesi spesso mi danno lezioni di vita!

Non ho mai dato una precedenza in auto a chi non ce l’aveva. Non per scortesia, ma perchè avrei dovuto perdere tempo… ? Quando non mi spettava nessuno mi dava mai la precendenza! Qui a Malta mi piace un sacco questa nuova me! A volte mio marito mi guarda e sorride mentre guido… Ho scoperto di essere un pò maltese in alcuni momenti, soprattutto ho scoperto che non si va sempre di fretta, mentre prima ero convinta che fosse così!

Per quanto riguarda il fatto che i maltesi si tutelano, che si spalleggiano tra loro… Beh, sinceramente non gliene faccio una colpa! Perchè dovrebbero fidarsi di noi… Ci siamo pestati i piedi l’un l’altro senza pietà nel nostro Paese…

Comprendo perfettamente il disagio delle paghe troppo basse a  Malta. Certo non è facile vivere con gli stipendi medi da impiegato. Le spese sono molte, soprattutto in una famiglia, però il lavoro si trova. Magari molti mi diranno che non è così, ma io ho conosciuto persone venute  una settimana ad un B&B per farsi un’idea e restare qui a cercare una casa perchè il lavoro lo hanno trovato subito! E’ ovvio che lo stesso luogo, a seconda delle necessità, può essere fantastico o pessimo… Ma quello che proprio non sopporto è la gente che “sputa nel piatto in cui mangia”! Mi verrebbe da chiedere a tutti quelli che si lamentano di Malta e dei maltesi cosa hanno lasciato in Italia… Perchè se nonostante il loro malcontento stanno ancora qui forse in Italia non stavano poi cosi meglio!

Lamentarsi ci sta… E’ umano che accada! Non voglio dire che bisogna vedere la perfezione in questo Paese solo perchè ci viviamo, ma cavolo, siamo ospiti, se non ci piace, nessuno ci trattiene. Posso capire gli italiani che restano a casa loro e si lamentano… Sono legati alle loro origini e hanno paura di cambiare… Ma lamentarsi in un Paese straniero no… Non per ogni cosa almeno! In Italia ero stanca di tutti gli stranieri che si lamentavano e mi domandavo cosa ci  facessero… Non dico che non mi stancherò mai di questa isola, dico solo che sul piatto della bilancia ho trovato gran parte delle caratteristiche che cercavo… (Ripeto, esigenze diverse pareri diversi!)… Ma non escludo che nel momento in cui le mie esigenze cambiassero, io mi impegnerò a trovare il modo di prendere le mie cose e salire sul primo aereo! Sono scappata dall’Italia perchè ero stanca di lamentarmi e non me ne starò qui a fare lo stesso!

Con questo non giudico chi non ama Malta. E’ insindacabile il parere di ognuno di noi… Quello che giudico è la lamentela gratuita. I fuochi d’artificio rumorosi, il cibo lontano dai canoni italiani, la lingua maltese… Se devo crescere i miei figli non scelgo un luogo per come si mangia o per le tradizioni condivisibili o meno… Scelgo Malta per il mare, per dare loro un’infanzia “retrograda” che più assomiglia a quella che ho avuto io… Per la gente sana che ci abita… Poi se ho voglia di un buon piatto di pasta me lo preparo da sola!!

Chiaramente non sono tutti santi i maltesi… Ma perchè noi italiani siamo tutti santi?? E ‘sta storia che non ci sono alberi… Ragazzi a Roma il mare è verde marcio eppure nessuno giudica Roma per il mare… A Milano certi giorni è tutto grigio eppure Milano è il centro dell’Italia per un milione di motivi che non sto qui ad elencare. Tutto questo per dire che non esiste il Paese perfetto, ma esiste un luogo in cui trovare la giusta dimensione di vita, la serenità, la semplicità…

Lasciatemi dire che Malta è per “pochi”. Per coloro che sanno vedere oltre i palazzi crollati e le spiagge affollate. Malta è di chi sa trovare se stesso in ogni posto del mondo… Non per chi si cerca da una vita e non sa ancora cosa cercare.

Una volta mio marito mi ha fatto notare una pianta di cappero sulla parete di una fortezza a Comino. Ridendo abbiamo immaginato a quanti nei secoli hanno tentato di scalare quelle mura… Beh, incredibile ma vero, il cappero ci è riuscito!!! Volere è potere! Ed io aggiungerei che per farlo ci vogliono le palle… e il cappero ne ha molte!!!!

Giochiamo a scegliere ogni giorno

Il mio consiglio è di vedere questo bicchiere mezzo pieno e di tornare in Italia quando ci è possibile, per ricordarci di quante cose ci hanno fatto fuggire, per poi tornare qui con uno spirito più ottimista e motivato. Noi italiani siamo un popolo orgoglioso e pieno di forza di volontà… Facciamo vedere questo di noi ai maltesi… Da domani svegliamoci con l’idea di trovare nel nostro quotidiano almeno un buon motivo per essere felici di stare a Malta… Nuovi amici, opportunità, rimettersi in gioco… Mare, cambiamenti, normalità… Malta è questo e altro ancora… Renderlo possibile dipende anche da noi!

 

Malta e il primo giorno di scuola!

Malta, 25 settembre 2016

REC < Sembra proprio che stiamo facendo sul serio qui a Malta… Non sto sognando! E’ notte e il buio mi impedisce di fermare tutti questi pensieri che scorrono davanti a me… Domani non sarà un primo giorno di scuola come tutti gli altri, tra poche ore li lancerò in un mondo nuovo, sconosciuto… E non so se gli piacerà!

Mi sento agitata e anche responsabile per quello che li attende, c’è una parte di me che vorrebbe accompagnarli e tenerli stretti tutto il tempo, ma so che se la caveranno… Come sempre del resto!

In fondo siamo solo in transito, non siamo altro che vacanzieri con le valigie più grandi! Mi manca la nostra “normalità”, ma questa sottile follia del nostro vivere mi dà emozioni che la quotidianità non sa più darmi da tempo.

La lingua, le persone, tutto è diverso e tutto è da scoprire quando vai a vivere in un’altra nazione… Mi sento orgogliosa di aver saputo mettermi in gioco senza nemmeno un jolly tra le mani… Ho tutte carte “spajate” che non fanno un tris, ma ognuna di esse aspetta di assegnarmi un punto! La prima carta è un due di picche, ci serve una casa vera, ma non so da dove cominciare !!

Malta, 26 settembre 2016 Ci siamo!

Quanta emozione… Lasciargli la mano e tenere i loro cuori dentro al mio… Ognuno di loro con la sua emotività … Cosi apparentemente diversi nel gestire le loro sensazioni. Non un semplice primo giorno di scuola, ma un ingresso in un mondo nuovo… Come un piccolo salto nel buio dove ogni meccanismo è diverso dalle abitudini di sempre… Dove esprimersi e dire qualcosa può essere un’ impossibilità…
Ma con grande carattere ce l’hanno fatta e con un po’ di senso di colpa giro le spalle alla scuola pensando a cosa riserva loro il futuro…
Mentre la mattinata scorre ho un pensiero fisso nella mente… L’attesa di abbracciarli, di leggere nel loro volto un segno di positività all’uscita della scuola… Spero in un sorriso… Uno sguardo… Addirittura un nuovo “amico” con cui condividere l’emozione di questo primo giorno dal sapore speciale!
E quel momento… Quando li posso finalmente riabbracciare mi toglie ogni peso dal cuore… Ora ci sono io con loro… Ci sono mamma e papà!❤

I giorni passano e mi sento ancora su un’astronave… Mi guardo intorno e comincio a vedere strade più familiari di altre… Guido nella mia corsia ancora un po’ impacciata cercando di non darlo a vedere e loro mi seguono… Non si perdono nulla di tutti i passi che faccio… Si adeguano meravigliosamente al nostro girovagare senza meta… Senza impegni… Senza amici… !

Ma sono forti e sanno che presto sarà tutto più facile… Non si perdono d’animo e vanno avanti a testa alta… Senza esitazione.

La scuola non somiglia affatto a quella di sempre… Nemmeno l’orario della sveglia che trilla quando in porto ci sono ancora le luci dei pontili…
Eppure a sbadigli la mia piccola si trascina arrancando fino al divano in dinette e con forza e coraggio trova la forza di aprire i suoi occhioni color mare…
Già… Il mare, sempre lui… Che ci ha portati quaggiù e che ancora ci culla ogni notte in attesa di trovare una casa giusta per noi!
Questa routine fatta di scuola e compiti… Di divise e di giri per acquisti di scuola… La sera si affievolisce quando rientriamo in barca con fare alternativo!! Siamo noi… Quelli che vivono in barca e cercano una casa entrando nelle agenzie! Siamo quelli che stendono la divisa ad asciugare  sulle draglie d’acciaio… Siamo i turisti che non sono più turisti, quelli che il toro lo prendono per le corna prima che sia lui a prendere loro!!! Cerco di guardarmi dall’alto e un pò mi viene da sorridere…
D’altro canto le avventure sono belle per questo… Perché hanno un sapore strano che poco assomiglia alla vita degli altri… Ma che in fondo è più vita di qualunque vita!
Il tempo è grigio nella prima settimana di scuola… Un unico breve giro al parco e poi sempre a scappare dal temporale… Sembra che qui non piova mai… Quindi per tutto l’inverno forse siamo a posto!
La sera chiudiamo la nostra porticina e restiamo dentro abbracciati… guardiamo la tv italiana e ci sentiamo a “casa”… Non ci sono tutte le persone che amiamo ma noi siamo gente sveglia… Papa’ non è sempre con noi a coccolarci, ma non ci manca il coraggio!
E questo coraggio sono certa che ci aiuterà a ingranare la marcia giusta… >

 

#maltaeilprimogiornodiscuola

Malta e tanti dubbi da affrontare!

Un’altra pagina della nostra esperienza…

24 settembre 2016

Malta e la spiaggia

Ho capito una cosa da quando ho preso la decisione di partire per Malta…. Noi siamo quello che vogliamo essere e se vogliamo essere diversi dobbiamo prima decidere cosa vogliamo diventare… Perché senza la volontà non si riesce nemmeno a guardare fuori dalla finestra ed io adesso ho deciso che voglio essere serena.
“Serenità”… È bella questa parola mi mette la quiete nel cuore… Mi mette le ali e mi fa sentire leggera…Eppure tutti cercano la felicità… Tutti si sbattono ogni giorno alla ricerca di questa illusione… La felicità non esiste… Esiste la voglia e la determinazione di sentirsi felici… A me piace sentirmi serena, mi appaga la sensazione di non avere pesi sul cuore… Di non aver detto nulla di troppo… Di non aver dimenticato di dire qualcosa di bello a chi non lo può piu sentire…
Perché in fondo ci si sente felici solo con altre persone… E questo rende già la felicità più precaria, mentre ci si può sentire sereni anche sotto un cielo stellato, in silenzio con i propri pensieri che rimbombano nella mente… Felicità sarebbe riportare qualcuno in vita e questa felicità non potrò mai averla… Felicità è poter vivere ogni momento con le persone che amo e questo non sarà mai possibile…
SERENITÀ ,invece, è pensare a mio padre e sapere che è stato il mio primo amore… Il modello che seguirò sempre… Serenità è sapere che se ne è andato consapevole di tutto il nostro amore per lui e questa serenità non può togliermela di dosso nulla… È mia per sempre!
Serenità è sentirmi tanto amata….anche a distanza e di questa serenità devo dire ogni giorno, quando apro gli occhi, un immenso grazie a tante persone…
Mentre cammino per strada in questo momento sento che tutte queste persone sono dentro di me, ognuna di loro mi ha lasciato qualcosa ogni volta… E se ho imparato qualcosa nella vita è grazie ad ognuna delle persone che ha tracciato un segno sulla mia rotta…
Quindi Malta non mi dividerà da nessuno, perché io sono la stessa ovunque mi trovi!

fratello e sorella sempre uniti

Non lo so dove sto andando… Non so nemmeno se la strada che faccio è in salita o in discesa… Ma mi piace farla con tutte queste persone nel cuore e con un uomo speciale che mi tiene sempre stretta la mano… Io non ho mai paura a camminare e nemmeno a correre…perché so che dove andiamo insieme ci portiamo sempre dietro il sole!
Quindi da oggi in poi resterò in quest’isola, certa che solo io posso creare le basi per la serenità della mia famiglia.

Lunedì si va a scuola!

uniti anche all’estero

Lunedì sarà un giorno speciale…. Tanti dubbi mi assalgono e tanta emozione… Da una parte la certezza di regalare loro una grande opportunità, dall’altra la paura di metterli a dura prova, di aver messo sul loro cammino delle difficoltà che altrimenti non avrebbero incontrato… Ma chissà, magari questo li rafforzerà e li renderà capaci di superare altri ostacoli nel loro futuro e se oggi ci sono io a condividere con loro ogni incertezza, poi dovranno cavarsela da soli un giorno… Allora voglio aver provato ad insegnargli come si fa…
E’ difficile essere genitore, è difficile nelle piccole cose, figuriamoci quanto lo è nelle scelte importanti. In cuor mio spero sempre di fare la cosa giusta, di avere l’opinione corretta in ogni circostanza, ma non è così. Si sbaglia, si sbaglia sempre tanto con i figli… Pensiamo di essere bravi, di stare al loro passo senza fatica, di essere per loro quello che ci sentiamo di essere noi. Non è così purtroppo! Ora sono qui, con una borsa piena di dubbi e di indecisioni dalla quale non riesco a trovare sempre un jolly da tirar fuori nei momenti più difficili… Spesso li vedo pensierosi e mi è difficile trovare la parola giusta per far nascere un sorriso sui loro bei faccini pieni di sogni!
Mi accorgo che il mio unico ruolo ora è dar loro stabilità. Se non riesco a non far pesare loro questi grandi cambiamenti, posso almeno farli sentire al sicuro e mostrarmi capace di gestire le mie scelte per loro!
Poi li guardo e mi accorgo che invece sono loro a dare stabilità a me… Sono loro che con la loro presenza mi danno la certezza che posso fare tutto anche qui a Malta…
L’amore è il dono di esserci… Loro ci sono per me e io ci sono per loro!

Non importa se a Roma, a Milano o a Malta… Quello che conta è l’amore e la passione con cui si affronta la vita, con cui si salgono queste maledette scale che, a tratti, ci affannano, ma che ci portano sempre più in alto, quasi a toccare il sole, per poi scoprire che il sole ce lo avevamo già dentro…!

 

#maltaetantidubbidaaffrontare

 

Attivata la modalità futuro… Prime emozioni su Malta!

Tornati a “casa” per pochi giorni, prese le cose necessarie e via verso questa avventura piena di follia… Prime riflessioni, prime emozioni e paure appuntate sul diario.

20 Settembre 2016

REC << … Troppo presto per dire di no, ma anche troppo tardi per rifiutare…..
Troppo presto e troppo tardi per fare retromarcia… Ormai sono già dentro… Ho fatto il salto… Ho attivato la modalità SOPRAVVIVENZA e devo sopravviverci in questa nuova esistenza…

Non posso oppormi al destino in cui è sfociata la mia scelta… Posso solo piegare la mia piccolezza di prospettiva e ampliare i miei orizzonti cercando di mostarmi diversa… Di essere meno diffidente verso ciò che non mi appartiene, che non conosco… Perchè se non è familiare non significa che sia sbagliato… E conoscere aiuta e migliora… Nell’ipotesi peggiore avrò imparato che si può sbagliare e poi tornare indietro…
Certo paura ne ho… Non mi voglio illudere, non dò per scontato che ogni momento di depressione si trasformerà in un sorriso da domani… Ma io nella vita voglio essere una che sa cambiare, una che sbaglia, ma che non perde mai, una che dagli errori impara… E che ai suoi figli insegna… A rialzarsi, a vincere i pregiudizi che hanno dentro…
Non so perché ho scelto… Forse il destino ha scelto per me… Perchè avevo bisogno di mettermi in pausa… Di guardare dentro di me e di vederci dentro qualcosa… Qualcosa che non fosse routine… Che sapesse di avventura e di brivido… Qualcosa che un giorno mi sarebbe appartenuto per sempre…
Eccomi qui pronta per affrontare il domani… Per vivere questo presente che ha un colore diverso e che a tratti mi sembra grigio… Ma che solo io posso colorare!

Non mi lascio niente alle spalle… Porto tutto con me… Come una valigia da aprire e interpellare ogni giorno… Come una foto scattata e impressa nella mia mente, non lascio nulla e nessuno perché quel che ho già nel cuore mi basta e non cerco altro…
I miei pensieri volano su questo aereo insieme a noi e mi fanno compagnia mentre vedo gli occhi di tutte le persone che amo, che ora stanno pensando a noi!
Guardo le scarpe dei passeggeri e penso a dove andranno appena atterrati… Dove sono stati prima di “spiccare” questo volo…
Chi hanno salutato e chi saluteranno appena arriveranno…

Non ho mai detto addio… Nemmeno a mio padre mentre stava morendo… Ho sempre pensato che la vita sia un viaggio e che non dobbiamo fermarla mai… Quando scende una persona che ami non scende mai per sempre perché noi non sappiamo cosa significhi davvero la parola “per sempre”…. Non sappiamo quale sarà la prossima fermata… Nè se sarà l’ultima…
A volte vorrei avere una sfera di cristallo in cui vedere il mio futuro… Così, giusto per non perder tempo e arrivare subito al sodo, alla meta… Ma il destino è più o meno lo stesso per tutti… In un modo o nell’altro tutti toglieremo il disturbo e quindi cosa importa sapere come e quando, quel che conta è vivere la vita finchè ne abbiamo la possibilità… Mi piace pensare che sia possibile farlo lasciando qualcosa in ognuno che incontriamo, in ogni persona in cui inciampiamo… Alla fine la cosa piu gratificante in assoluto è sapere che gli altri hanno ricevuto qualcosa da noi e lo custodiscono nel loro cammino…

Vivo nella consapevolezza di non essere perfetta e a volte mi dispiace… Ma quando penso che molte persone mi amano mi rendo conto che la perfezione non ha alcun valore, perché anche l’amore è imperfetto ed è bello proprio per questo.
Sono una donna fortunata. Lo dico perche lo sento, perché lo so, ma non lo dò mai per scontato… Ho sempre paura di dover rinunciare a qualcuno e questo mi dà un brivido che faccio fatica a trattenere.
A volte credo di essere a posto così, che non mi serve piu nulla… Invece poi conosco qualcuno che entra a far parte della mia vita e mi stupisco di quanto spazio ci sia ancora dentro questo cuore.


Guardo i miei figli pieni di speranze e di dubbi che riesco chiaramente a leggere nei loro occhi… Lei che porta con se un bambolotto italiano, lui che “chatta” con i suoi amici mentre si allontana da loro… Ma sono certa che lei troverà qualcuno con cui condividere il suo amico di stoffa e lui presto aggiungerà numeri alla sua rubrica con cui condividere questo pezzo di vita!

Domani non so cosa penserò, ma adesso voglio crederci… ! >>

contemplare il mare

Compleanno a Malta!

Malta, 25 giugno 2017

Mi affaccio nel porto e vedo loro….? Due paperelle!

…. Insieme nella stessa direzione. Il rumore del mare che incornicia il loro legame forte, unico e speciale!
Le guardo e penso a noi?. Noi due che insieme non ci fermiamo davanti a nulla, noi due vincitrici di piccole battaglie che ormai stanno in una cartella nell’ archivio dei nostri ricordi… Tu che mi segui in ogni passo e che fai di me il tuo modello, l’esempio a cui riferirti… Le guardo e vedo una mamma presente che insegna la vita mostrando una giornata qualunque…
Oggi ti guardo e vedo attraverso i tuoi magnifici occhi i tuoi 7 anni, i nostri 7 anni insieme… La tua gioia si è insinuata in ogni piega della mia pelle… Mi hai reso migliore, mi hai insegnato, senza accorgertene, che volare si può, basta avere le ali sul cuore!
Con te ho ricominciato a credere che le principesse esistono davvero, che un vestito può farci sognare… Con te ho scoperto che il lupo fa paura solo se non siamo capaci di chiuderlo fuori aprendo la finestra della nostra fantasia per far entrare fate e fiori… Cuori e farfalle…
Grazie piccola mia per essere cosi sognatrice, grazie per le tue poesie, per i tuoi disegni pieni di verità attraverso i quali tu mi regali ogni volta un pezzo di te!! Tu sei il mio inno alla gioia e alla fantasia…. i tuoi sorrisi asciugano ogni lacrima e spengono ogni malinconia… Tu sei la regina di cuori e con orgoglio ti vedo capace di dare amore… A tutti e senza esistazione…
Nuota piccola mia… Nuota veloce… Io non potrò sempre nuotare al tuo fianco, ma potrò restare in ogni angolo della tua anima per sempre… E accompagnarti in questo difficile cammino che non sempre ti piacerà, ma che avrà un sapore speciale… Il tuo.
Non sarò brava a lasciarti andare come non sono brava a tenerti stretta a me… Ma lo farò con tutto il mio amore… Tu non mi appartieni, questo lo so… Tu sei qualcosa di piu.
Tu non sei Mia… Tu sei ME…
Buon compleanno a te… A me… A noi!

La cosa più bella di quando diventi madre è il legame che senti, quello che solo tu puoi decifrare. La sensazione di essere a fianco di tuo figlio o figlia senza necessità di esserlo davvero. L’amore è la cosa più banale nella nostra vita. Esso non necessita di alcun impegno, non va spinto, non deve essere forzato, va solo provato…

aquilone
vola come un aquilone…

Questo tuo compleanno a Malta è la risposta a tante domande che mi echeggiavano da mesi nella testa… La tua gioia e serenità sono la mia coppa da mettere sulla mensola più alta di questa esperienza! Questa avventura che tanto ti faceva paura adesso ti piace, ti gratifica e ti ha fatto crescere tantissimo. I tuoi piccoli passi che ti rendevano più lenta di noi, ti hanno comunque portato fino a qui, fino alla tua grande vittoria!! Sei il nostro orgoglio… Ora che hai imparato a godere di ciò che hai intorno puoi volare come un aquilone senza che nulla soffi contro vento… Vola piccola mia… e prenditi le grandi gioie di questa vita!

< Enjoy  ! >

Una famiglia in rotta per Malta…

Malta tra antico e mopderno
Malta tra antico e moderno

Ci sono due modi per raccontare la mia esperienza…. Con il cuore… O con il cervello….
Ho sempre vissuto la mia vita con intensità, ma più gli anni passavano e più era difficile lasciare spazio alle emozioni in un Paese in cui nessuno ha più il coraggio di sognare… Di reagire… Di ricominciare a credere nel futuro. Tu puoi alzarti la mattina con mille buone idee, ma intorno a te vedi crollare tutto… Le famiglie non hanno soldi per pagare l’affitto, le tasse ci opprimono, lo stress ci consuma…. Il tutto lentamente e senza pietà.

tramonto a S. Paul Bay

Sono sempre stata una persona profondamente radicata nelle mie abitudini e non avrei mai pensato che un giorno avrei deciso di buttarmi in una simile avventura.  Eppure l’ho fatto…E adesso sono qui a raccontarlo prima ancora di esserne davvero consapevole!
Non si lascia mai davvero il paese di origine, quello è l’unico posto in cui puoi sentirti a casa. Le persone e i luoghi cari non si possono sostituire, ma ho scoperto che si possono aggiungere ad essi tante altre persone e luoghi speciali…

Un futuro per i nostri figli…

Dopo tante giornate passate davanti ad un mappamondo…. Io e mio marito abbiamo scelto Malta.  L’idea primaria per noi era  il mare, ma con due figli, uno di 12 e una di 6, il mare non basta per sentirti un buon genitore, vuoi offrirgli di più…. Non ho mai creduto in quei posti in cui gestire un chioschetto sulla spiaggia e vivere in pareo e a piedi nudi… Volevo e voglio dei figli che, oltre a vivere nella natura, abbiano la possibilità di scegliere, quando saranno adulti, che direzione prendere.
Per questo Malta mi ha colpito. Credo che il livello di istruzione sia assolutamente superiore a quello italiano. Forse i nostri figli, quelli che ancora riescono a reagire agli scarsi stimoli delle nostre scuole , godono di una profonda preparazione a livello umanistico e letterario…. Ma non hanno ancora una collocazione nel mondo del lavoro, non conoscono le loro vere attitudini, non si sono mai misurati con niente;  passano i primi anni dopo gli studi a capire chi sono e cosa vogliono, per poi rendersi conto che quello che hanno scoperto non li porterà ad una vita professionale fatta di soddisfazioni, ma ad una corsa sfrenata  verso il 27 del mese….
Malta è un sassolino d’oro in mezzo al mare…. Un piccolo approdo per chi vuole ancora credere che i propri figli hanno una possibilità.
La scuola li mette con le mani nelle materie, si sporcano, si confrontano, spesso sono loro ad essere studiati da lodevoli insegnanti che cercano di tirar fuori ogni piccolo dettaglio delle loro capacità, motivandoli, sorridendo ad ogni loro traguardo e porgendo loro la mano di chi sa in che direzione mandarli….
Qui la scuola non è “un pezzo di carta”, ma un pezzo di vita…  I miei figli ci vanno ogni giorno con il sorriso!

Malta e la lingua

 

A Malta per vivere il mare…

E poi c’è il mare…. Il clima è dalla parte di Malta!
A parte rarissimi inverni fuori dall’ordinario (tra cui l’inverno di benvenuto per noi!!), l’isola gode del sole per la maggior parte dell’anno….Un sole caldo, che rende ospitale la spiaggia anche  nel periodo di Natale…Quasi incredibile se pensiamo che è situata ad un’ora circa di aereo dalla capitale!

E’ il caso di dire che vista dall’alto questa  Malta è davvero uno “scoglio” un po’ più grande di tanti altri, ma se poi scendi ti rendi conto che qui c’è tutto, ma proprio tutto…  Dimentichi che il territorio raggiunge appena  300 km quadrati… E poi c’è una cosa che mi piace tanto…. Se non conosco la strada ho sempre una certezza… Se vado sempre dritta prima o poi incontro un vero amico…. Perchè davanti a me, qualunque sia la direzione, c’è il mare che mi aspetta!!

Già… Perchè il mare di Malta ci regala ogni giorno una miriade di sfumature che si fondono a sabbia, scogli e cielo… Una delle più belle abitudini che hanno arricchito la mia quotidianità è la pausa caffè davanti al mare, le scarpe lasciate in macchina e una bella colazione coi piedi nella sabbia… Una sabbia talvolta bianca, altre volte di uno splendido color oro…. Che ha poi dato il nome ad una delle più accoglienti baie in cui spendere un po’ del proprio tempo, sia in inverno che in estate…. La fantastica GOLDEN BAY…

Golden Bay
Golden Bay

Adoro questo modo di sentirmi in vacanza anche coi tacchi e la camicia…. Mi piace il tepore che attraverso il finestrino, nel traffico, mi ricorda che nel bagagliaio della mia auto ho sempre un pareo e un buon libro da leggere…. La vita quando sei su un’isola non assomiglia più a quella lunga attesa delle vacanze in Agosto…. Qui ho imparato a concedermi cinque minuti di vacanza ogni giorno…  Qui so che se la mia mente è impegnata nei doveri, almeno il mio cuore è sempre in vacanza!

la mia pausa caffè a Golden Bay
la mia pausa caffè a Golden Bay

Malta e i maltesi.

Una delle cose che ho subito apprezzato di Malta sono i maltesi, persone ancora sane, con dei principi leali. In Italia per difendere “la pagnotta”  siamo oramai costretti a pestarci i piedi l’un l’altro, non possiamo più permetterci di dare una precedenza in auto a chi non ce l’ha perchè quei minuti sono preziosi, ci regalano l’illusione che arrivare prima ci liberi dallo stress di una giornata pesante.
Anche qui c’è  traffico, se penso a quanto sia piccola l’isola non mi capacito della quantità di automobili in circolazione, ma la gente alla guida sorride….. Di questo  bisogna ringraziare l’economia, che è sicuramente in un momento di massima ascesa, e anche lo stato, le strutture sanitarie che funzionano, le scuole che non subiscono “tagli”, i datori di lavoro che non hanno problemi a pagare gli stipendi e i dipendenti che non hanno bisogno di incattivirsi per essere rispettati… Insomma, quando ci si sente tutelati da chi ci governa è più facile cominciare la giornata ed essere ben disposti verso gli altri.  Ma ora non voglio parlare del governo, nè italiano nè maltese….la politica non fa per me… Solo una cosa mi sento di sottolineare: I maltesi, come noi italiani, stanno assistendo ad una vera e propria invasione degli stranieri nel loro paese, ma hanno una certezza, i loro diritti non verranno mai subordinati,  ma sempre privilegiati rispetto a chi a Malta è un “ospite”… Questa è la loro isola, è la loro casa e nessuno viene a comandare… Solo chi apporta qualcosa e non toglie ad altri è il benvenuto!

La nostra pazza scelta di vita!

Il nostro viaggio verso Malta è iniziato con un pontile di legno che si allontanava lentamente dietro la poppa della nostra barca… La traversata, cominciata dal sud Sardegna (dove eravamo in vacanza) durò pochi giorni, carichi di emozioni. Il mare ci accompagnava verso quella che non sarebbe stata solo un’avventura, ma il nostro futuro… Ricordo che ogni notte e ogni giorno di navigazione mi facevano sentire più vicina alla pazzia e più distante dalla “normalità”…  Raggiunta la destinazione, cime a terra e cuore in gola… iniziava la nostra pazza avventura!

Quando arrivai la prima volta a Malta, nonostante mi era stato già anticipato da mio marito, restai profondamente delusa dal paesaggio … Le case, molte delle quali vecchie e rovinate, sono un vero miscuglio di architettura. Vecchio e nuovo si affiancano senza la minima compatibilità estetica. Ci sono palazzi lussuosi e ultramoderni che dividono una delle pareti perimetrali con dei veri e propri ruderi, destinati a breve ad essere demoliti e rinnovati anch’essi…. Insomma, da brava romana abituata a VILLA BORGHESE e all’eredità del maestoso IMPERO ROMANO, ho fatto e faccio tutt’ora fatica ad abituarmi a questa caratteristica di Malta… Ma quando poi, tra un palazzo e l’altro, scorgo quel meraviglioso azzurro del mare che circonda l’isola, tutto il grigiore del polverone, causato dalle infinite gru poste nelle strade, mi scivola via dagli occhi e mi lascia sempre a bocca aperta!

Un’isola, mille opportunità!

A Malta puoi vivere il mare in ogni modo. Ci sono delle belle spiagge servite e ben accessibili a tutti, ci sono pontili e boe ovunque (dove poter transitare con le imbarcazioni), che si spingono nell’interno dell’isola grazie alle fantastiche insenature naturali e poi, cosa non da poco a mio parere, nel pieno della città, nel caos e nel traffico cittadino, si può mettere un telo sugli scogli lisci tipici del luogo e fare un bel bagno dai colori fantastici, anche sotto ad un centro commerciale e alla passeggiata dello shopping!! Malta è proprio questo… Vita e caos, ma anche relax e vacanza nello stesso posto e nello stesso momento!

interno di una chiesa a Mdina
interno di una chiesa a Mdina

E poi c’è la storia, aree gioco per i bambini, ci sono i casinò, le discoteche aperte fino a notte fonda, le scuole di lingua per chi viene per imparare l’inglese, le barche turistiche… E le tasse… Sì, ci sono le tanto temute tasse che in Italia ci stanno strizzando come limoni, ma che qui ho scoperto non essere alla base dell’economia pubblica, qui lo stato non si adagia a nutrirsi da parassita sulle spalle dei poveri contribuenti che si spaccano la schiena per coprire tutte le spese, qui casa tua è tua e non devi pagare più niente a nessuno dopo averla acquistata…  Così vale per tante altre tasse che nel nostro BelPaese sembrano essere indispensabili per tenere in piedi tutto quel bel castello pubblico che noi ben conosciamo!!

Balluta Bay
Balluta Bay

Un grosso ostacolo per noi è stato trovare la casa. Poter vivere in barca in attesa di trovare quella giusta ha fatto sì che diventasse un’impresa oceanica. Il mercato è completamente in tilt, gli stranieri continuano ad aumentare e il risultato è “troppa richiesta”. L’offerta è in continuo progresso quindi ci sono cantieri ovunque!  Venendo da una realtà italiana sconvolta dalla crisi, ci ho messo un po’ a comprendere che se la casa mi sembrava quella giusta dovevo lasciare subito la caparra o il visitatore dopo di me se la sarebbe aggiudicata senza pietà!

Riflessioni su una scelta di vita

In sostanza non è facile trasferirsi all’estero e adattarsi a grandi cambiamenti, bisogna avere il coraggio di mettersi in gioco… Gli affetti di una vita restano costanti nei pensieri, a volte si fa fatica a credere di averlo fatto… Spesso si ha bisogno di tornare all’ovile a prendersi un abbraccio dalle persone che hai nel cuore… Insomma la casa resta sempre la stessa, ma il presente ha un magnifico sapore di sfida… E questo mi piace!

Amo il mio Paese. Le mie radici sono in Italia e sono orgogliosa di essere italiana. La mia città e le mie origini sono profondamente diverse da Malta, ma nella vita ho imparato a guardarmi intorno, a mettermi in gioco. Non esiste al mondo un luogo perfetto, esiste però la scelta di rendere adatto a noi il luogo in cui ci troviamo. A Malta io ho trovato un momento di pace e di riflessione che a Roma non riuscivo a regalarmi. Qui mi sto concedendo la possibilità di scegliere chi sono e non di rappresentare solo un’unica realtà…. Un anno fa non avrei mai immaginato di trovarmi qui oggi, ma ora sono seduta su una sedia a raccontare i miei sogni, i miei progetti, le mie paure e i miei limiti da superare!

Il mio consiglio è che tutti noi dovremmo imparare ad immaginarci altrove, senza le nostre certezze, che esse siano tante o poche, le certezze non sono eterne, per nessuno di noi. Quello che oggi è d’oro, può smettere di brillare e confondersi sotto la fuliggine di una vita stressante che non ci lascia nemmeno il tempo di sognare! Allo stesso modo perchè restare a guardare intorno a noi in un momento grigio, con poche vie di fuga? Mettersi in gioco, lasciare la strada certa, può aprire i nostri orizzonti e cambiare la nostra visione delle cose…. Ci ho messo un pò a guardare oltre il mio naso… Ma ora che l’ho fatto devo ammettere che non è affatto male il mondo….

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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